Truffe da “trading online” e come evitarle
Negli ultimi mesi, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica “Puglia” ha allertato su un aumento significativo delle truffe da “trading online” e ha dato consigli su come evitarle.
Si tratta di una realtà estremamente insidiosa, con un impatto socioeconomico rilevante, poiché il danno economico subito dalle vittime può raggiungere cifre considerevoli, spesso superando le decine di migliaia di euro.
Il modus operandi di queste truffe segue uno schema consolidato, che vede le vittime contattate direttamente dai truffatori attraverso vari canali, come piattaforme social, app di incontri o chiamate promozionali.
Un aspetto comune è la promessa di guadagni rapidi e sostanziosi nel mercato delle criptovalute, noto per la sua volatilità e le potenzialità di profitto.
La chiave per evitare di cadere in queste trappole è la cautela. La Polizia di Stato raccomanda una serie di precauzioni fondamentali:
- diffidare da promesse di guadagni eccessivi e sproporzionati;
- diffidare da operatori che contattano dall’estero (es. +44, +34, +33, +852, ecc.);
- diffidare da donne asiatiche conosciute su piattaforme di incontri che si presentano esperte nel settore finanziario;
- verificare sempre sui siti web di Consob e Banca d’Italia che il broker sia esistente e realmente autorizzato ad offrire servizi di investimento in Italia;
- diffidare da operatori che sollecitano un investimento iniziale di circa 250 euro;
- non trasferire denaro verso IBAN stranieri se non avendo la certezza che il beneficiario sia un operatore autorizzato all’esercizio dei servizi di investimento in Italia;
- diffidare da IBAN intestati a persone fisiche (prestanome o altre vittime della stessa tipologia di reato, adoperati per anonimizzare i trasferimenti e favorire il riciclaggio);
- non inviare copia dei propri documenti personali senza prima aver verificato l’autorizzazione ad operare servizi di investimento in Italia;
- non rivelare mai a terzi dati relativi ai propri account (username e password);
- non installare mai app per il controllo remoto dei propri dispositivi;
- non effettuare trasferimenti dal proprio portafoglio di cripto-valuta verso indirizzi indicati dal broker;
- non cadere nell’ulteriore trappola dei frodatori che, con il pretesto di “sbloccare” i rimborsi di quanto già “investito”, richiedono il pagamento di ulteriori somme di danaro a titolo di tasse dovute al F.S.A. (Financial Services Authority);
- non credere a presunti avvocati e consulenti che promettono il recupero delle somme eventualmente già perse.
La consapevolezza e l’educazione sono armi fondamentali nella lotta contro le truffe online. Rivolgersi a operatori qualificati e regolamentati, consultare le autorità di vigilanza finanziaria e diffidare da richieste di pagamento di tasse o commissioni inaspettate sono solo alcuni dei consigli utili per proteggersi.
Infine, la collaborazione con le forze dell’ordine è essenziale. Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni “Puglia” è a disposizione per fornire ulteriori informazioni e supporto a chiunque sia stato vittima o sia preoccupato di poterlo diventare.