Codacons Lecce durissimo sul nuovo piano parcheggi della giunta Salvemini

Codacons Lecce esprime viva contrarietà nei confronti del nuovo piano parcheggi introdotto dalla giunta Salvemini a Lecce, ultimo solo degli atti che, a suo dire, dimostrano solamente la natura vorace dell’amministrazione.
Dopo photored e autovelox inseriti furbescamente per fare cassa (ma senza devolvere i proventi, ad esempio, per migliorare la qualità del manto stradale) ecco giungere un piano parcheggi che da una parte elimina parcheggi prima disponibili, poi aumenta le tariffe per quelli esistenti e infine ne crea di nuovi, rigorosamente a pagamento.
Mentre si inscena, nella centralissima piazza Mazzini, un percorso farraginoso con dei new jersey in plastica che, invece di facilitare il passaggio di pedoni e mezzi veicolari lo ostacola, mentre si inseriscono discutibili, almeno in alcuni casi, piste ciclabli, (che la candidata di centro destra, Adriana Poli Bortone, sostiene di voler, con un gioco di parole, “riciclare”, cioè modificare per renderle compatibili col traffico veicolare) ciò che manca totalmente, a detta di Cristian Marchello, rappresentante cittadino di Codacons, è un piano strutturale di organizzazione della viabilità urbana, in una città che scoppia, letteralmente per il traffico, presa com’è d’assalto da migliaia di automobilisti che arrivano ogni giorno dai comuni della sua provincia o dalla vicina Brindisi.
Manca, al di fuori di certe iniziative dal carattere più che altro ideologico, una visione complessiva della riorganizzazione della viabilità, capace di creare un’intermodalità nell’utilizzo dei mezzi di trasporto, con aree di interscambio esterne ed interne, percorsi canalizzati per raggiungere le aree di parcheggio, capillare informazione dei posti disponibili nelle varie aree, integrazione con i mezzi alternativi al trasporto su gomma privata, collegamenti con la stazione, creazione di un bacino di utenza che racchiuda l’hinterland cittadino con linee di trasporto intercomunale.
L’intento di aumentare i parcheggi sarebbe, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, quello di disincentivare il ricorso all’automobile insomma, ma senza allestire un piano realmente alternativo e integrato il rischio, secondo Codacons, è quello di fare il più classico dei buchi nell’acqua, penalizzando solamente i cittadini, l’utenza che l’Associazione si propone di difendere.