Aggressione nel carcere di Trani

Aggressione nel carcere di Trani: un agente di polizia penitenziaria è stato vittima di un’attacco inaspettato da parte di un detenuto.
La notizia, diffusa dal sindacato Osapp, getta ulteriori ombre sulla difficile situazione del penitenziario, definito da alcuni come un “girone dantesco“.
Secondo quanto riferito, l’aggressione si è verificata ieri mattina, quando il poliziotto è stato colpito improvvisamente da un pugno al volto da parte di un recluso.
Il grave episodio ha richiesto il trasporto immediato del poliziotto all’ospedale di Andria, dove fortunatamente sono state escluse gravi conseguenze per la sua salute.
Il delegato regionale dell’Osapp, Nunzio Bruno, ha sottolineato che questo incidente rappresenta un’ulteriore testimonianza del deterioramento delle condizioni nel carcere di Trani.
Il sindacato ha evidenziato il problema del sovraffollamento, dichiarando che attualmente ci sono 420 detenuti, mentre la capacità massima è di soli 250 posti.

Questo sovraffollamento mette a rischio non solo la sicurezza dei detenuti, ma anche quella del personale penitenziario.
Nel contesto di un penitenziario che sembra aver perso il controllo della situazione, l’Osapp lancia un forte allarme.
La tutela del personale verrebbe meno in queste condizioni, portando i poliziotti a temere quotidianamente per la propria incolumità fisica, sperando di concludere ogni turno di servizio sani e salvi.
La situazione denunciata dal sindacato mette in luce la necessità di affrontare urgentemente il problema del sovraffollamento e delle condizioni precarie nelle carceri italiane.