Assistenza domiciliare sanitaria attiva a Trani

Da oggi, a Trani, e dal 2 aprile, a Bisceglie, entra in funzione l’assistenza domiciliare sanitaria di prelievo dedicato a pazienti con particolari esigenze di mobilità.
La collaborazione con la Dirigente Responsabile del Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Bisceglie, dott.ssa Spadavecchia, permette di offrire questo servizio a chi, pur non essendo in regime di Assistenza domiciliare integrata (ADI), rientra in fasce deboli non deambulanti permanentemente e situazioni loro assimilabili.
“I prelievi – afferma il dott. Francesco Galante, Direttore del Distretto 5 di Trani e Bisceglie – sono prenotabili tramite CUP della città di residenza e non prevedono costi aggiuntivi per l’utenza. Riteniamo che sia un servizio molto importante a favore di categorie svantaggiate per le quali anche effettuare un semplice prelievo risulta un’operazione, purtroppo, spesso complessa logisticamente. Ringrazio la Direzione Generale per il supporto all’iniziativa, la responsabile UOS Cure Primarie del Distretto dott.ssa Martino e la coordinatrice delle attività ambulatoriali distrettuali dott.ssa Giannotti per le attività attuate”.

Il servizio, pensato per fasce deboli non deambulanti, mira a facilitare l’accesso ai prelievi, sollevando pazienti diversamente abili o temporaneamente impossibilitati alla deambulazione da spostamenti onerosi.
Grazie alla collaborazione con la struttura ospedaliera di Bisceglie, si estende la copertura, garantendo assistenza a cittadini ultraottantenni, pazienti cronici in fase acuta, gravi casi di obesità che risiedono in abitazioni sprovviste di ascensore, cardiopatici in IV classe NYHA e situazioni cliniche valutate di volta in volta da un dirigente medico del Distretto.
Il dott. Galante sottolinea che il servizio è gratuito e rappresenta un sostegno significativo per tutte quelle persone che, per svariate motivazioni, trovano difficile recarsi in luoghi fuori dalla propria abitazione anche per un semplice prelievo. La prenotazione d’assistenza avviene attraverso il CUP della città di residenza, senza costi aggiuntivi per gli utenti. Un passo importante verso un’assistenza domiciliare sanitaria più accessibile e inclusiva.