Noi che nei percorsi rurali cerchiamo continuamente il contatto con i nostri avi.

IL BANDO REGIONALE SULL’AMMODERNAMENTO DELLE VIE DI CAMPAGNA CI OFFRE LO SPUNTO PER UNA RIFLESSIONE SUL NOSTRO RAPPORTO SIMBIOTICO COL PAESAGGIO NATURALE
Le arterie stradali secondarie, immerse nelle campagne e nella tranquillità, meglio ancora se in zone di non sopravvenuta o scarsa residenzialità, sono una vera e propria manna dal cielo per sportivi, escursionisti e amanti delle passeggiate in generale. Esse costituiscono una risorsa preziosa, innanzitutto perché consentono di rimetterci in contatto diretto con la natura più ancestrale del nostro essere figli, o nipoti, di contadini, di generazioni che hanno avuto con la terra un contatto ancora più diretto di noi, che pure l’amiamo visceralmente, la frequentiamo fin dalla più tenera età e stiamo male se non possiamo frequentarla.
La Regione Puglia ha emesso un bando di 99 milioni e 500 mila euro per il rifacimento e l’ammodernamento della rete viaria rurale e saranno finanziati i progetti dei Comuni che ne faranno richiesta. Il Consigliere regionale Cosimo Borraccino fa sapere che: “dopo il finanziamento dei primi n73 progetti delle 17 amministrazioni Comunali e delle Unione dei Comuni, stiamo finanziando tutti i 416 interventi di Comuni e Unioni di Comuni di cui è giunta richiesta di finanziamento, per migliorare la percorribilità delle strade rurali, metterle in sicurezza consentendo così di raggiungere più agevolmente i terreni agricoli. Per la provincia di Taranto i Comuni che hanno richiesto le risorse e ne beneficeranno sono: Castellaneta, Mottola, Ginosa, Manduria, Laterza, Torricella, Faggiano, Avetrana, Sava, San Giorgio Ionico, San Marzano, Leporano, Monteiasi, Monteparano, Martina Franca e Fragagnano, per un totale di 11 milioni”.
Le strade di campagna consentono di fare sport in maniera più tranquilla di quanto avvenga sulle provinciali, forniscono occasione per individuare percorsi dimenticati che possono condurre alla meta desiderata per via traversa, sfidando le nostre capacità di orientamento, sia che ci muoviamo in bici sia che lo facciamo a piedi. Che lo si possa fare su strade ben asfaltate, è certamente una garanzia ulteriore, quindi la notizia del finanziamento regionale è da cogliere come una notizia positiva. Tuttavia, la cosa essenziale è muoversi a contatto con i luoghi nei quali la natura mostra il suo lato più autentico, lontano dalle rotte tracciate da una civiltà automobilistica sempre più insensibile verso le ragioni, che non esito a definire esistenziali, di chi vuole avere lo spazio di vivere la propria vita in maniera più lenta.
Le frasi fatte sul mondo che “va sempre più veloce”, che è sempre più “connesso”, ci sembrano tanto distanti ed incomprensibili quando siamo a contatto con la natura, quando il nostro respiro entra in simbiosi con il battito lento del tempo, sempre uguale a se stesso, imperturbabile, di un paesaggio naturale. E peccato che i cimiteri di ulivi, negli ultimi anni, ce lo intristiscano il nostro paesaggio. E peccato che la presenza di tanti sporcaccioni, per utilizzare un fin troppo amichevole eufemismo, ce lo insozzi il nostro paesaggio. E peccato che l’illuminazione artificiale ci renda più difficile studiare e ammirare la volta celeste, a noi che sappiamo orientarci fra le costellazioni delle quattro stagioni, e che vorremmo cieli bui non per un discorso di risparmio energetico, ma per ammirare meglio lo Scorpione in estate e il Cane Maggiore in Inverno.
Noi che con la natura abbiamo questo rapporto così diretto, ci sentiamo fortunati e vorremmo che anche gli altri che non lo hanno sapessero quello che si perdono.