Scarsità di iscritti per il nuovo liceo del “Made in Italy”. In Puglia nessuna classe al momento.
Saranno due le principali novità dell’anno scolastico 2024-2025, l’istituzione del Liceo del “Made in Italy”, un liceo che si rivolge alla formazione dei manager e dei dirigenti, essenzialmente nell’ambito della moda, e quella del percorso 4+2 per istituti tecnici e istituti professionali, ovvero la possibilità per gli alunni di iscriversi ad un corso quadriennale invece che quinquennale, con la possibilità di completare la formazione facendo poi due anni di perfezionamento negli istituti di formazione superiore.
Sono questi i giorni nei quali le scuole tirano le somme delle iscrizioni pervenute. Al netto del calo demografico, che vuol dire e vorrà dire, negli anni a venire, la cancellazione di tantissime classi, le scuole si contendono, anche troppo ferocemente, gli alunni che, dalla terza media, dovranno passare alle superiori, si valutano poi i flussi interni nelle preferenze fra un percorso e l’altro.
Ebbene, mentre il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, si dice soddisfatto delle pre-iscrizioni giunte per il percorso 4+2, che ha maturato, a livello nazionale, lo 0,72% delle preferenze fra gli alunni che hanno scelto un istituto tecnico e lo 0,96% fra coloro che hanno scelto un istituto professionale, al Ministero si commenta con cautela il bottino più magro registrato dagli alunni che hanno scelto il liceo del Made in Italy, alla luce del fatto che si tratta di un progetto appena iniziato e che, dal prossimo anno, sarà possibile attivare in tutti i licei, mentre quest’anno era possibile attivare solamente dove fosse presente l’indirizzo economico-sociale. Si spiega così il fatto che in 92 scuole in tutta la Penisola, sarà possibile trovare il prossimo anno il liceo del Made in Italy. Fra queste, non ve ne sarà nessuna pugliese, in quanto nessuna delle nove scuole che hanno aperto le iscrizioni ha raggiunto, per il momento, il numero congruo per formare la prima classe.
La presentazione dei piani di studio della nuova scuola, pronti solo a ridosso del periodo di scelta, ha penalizzato molto questo nuovo indirizzo, motivo per il quale la maggior parte delle scuole non ha neppure provato ad aprire le iscrizioni. Va detto poi che l’offerta formativa è ormai estremamente variegata, essendo presenti tantissimi indirizzi, specialmente nei professionali. Una buona notizia è invece costituita dalla riapertura, nel capoluogo brindisino, di una sezione dell’indirizzo per geometri presso l’ITET “Carnaro-Marconi-Flacco-Belluzzi”, che negli ultimi anni non si era formata per scarsità di adesioni.