Michele Misseri, l’ombra dell’assassino che si confessa in tv: “Temo per la mia vita”

Michele Misseri, il controverso contadino di Avetrana condannato all’ergastolo per l’omicidio della nipote Sarah Scazzi, non ha fatto ritorno nella sua abitazione dopo essere stato rilasciato dal carcere di Lecce domenica scorsa. Al momento, Misseri sembra preferire le luci delle telecamere alle mura domestiche.
Il contadino, protagonista di una storia intricata e drammatica che ha scosso l’opinione pubblica per anni, ha rilasciato interviste esclusive solo a programmi televisivi di rilievo nazionale. Dopo l’atteso confronto con Salvo Sottile su Rai 3, in cui ha nuovamente dichiarato la sua colpevolezza, il prossimo appuntamento sarà con la trasmissione “Quarto Grado” di Mediaset.
Il suo avvocato, Luca Latanza, ha prelevato personalmente Misseri dal carcere di Lecce, dove ha scontato otto anni di pena con uno sconto di quasi un anno e mezzo. Latanza ha lasciato il cliente in una località segreta, giustificando la scelta con le presunte minacce alla sua incolumità che Michele avrebbe ricevuto da parte di ignoti. “Ha paura di tornare ad Avetrana, teme per la sua vita,” ha affermato l’avvocato.
L’uscita di Misseri ha riportato l’attenzione mediatica sulla cittadina pugliese, che sembra non gradire questo ritorno sotto i riflettori. Gli abitanti di via Grazia Deledda, la strada in cui si consumò il tragico evento del 2010, sono diventati involontari protagonisti di una nuova ondata di riprese televisive, divise tra la disapprovazione per l’attenzione mediatica e l’insicurezza legata alla presenza di Michele Misseri.
L’atteggiamento ambivalente di Misseri, che ha oscillato tra autoaccuse e accuse alla figlia Sabrina nel corso degli anni, non ha convinto le corti d’assise e la Cassazione, che hanno confermato la condanna per la moglie Cosima Serrano e la figlia Sabrina.
Il contadino, ora libero, sostiene di voler combattere per dimostrare l’innocenza delle due donne, affermando che questo è il suo nuovo compito. Tuttavia, la sua scelta di restare in una località segreta solleva domande sulle reali intenzioni di Michele Misseri e alimenta le voci che lo accusano di cercare nuovamente la ribalta mediatica.
L’avvocato Latanza ha dichiarato di non sapere quando Misseri tornerà ad Avetrana, sottolineando che la sua parte del lavoro è conclusa. “Non ho nemmeno una sua utenza cellulare,” ha affermato Latanza, suggerendo che il contadino potrebbe mantenere un profilo basso per un po’.
La storia di Michele Misseri continua a evolvere, lasciando la cittadina di Avetrana divisa tra la memoria di un passato drammatico e l’incertezza di un futuro incerto.