Manifestazione – il volantino distribuito ai lavoratori

Manifestazione dei lavoratori del siderurgico, il contenuto del volantino distribuito d’avanti la portineria
Oggi una nuova manifestazione a Taranto. Di seguito diffondiamo il contenuto del volantino distribuito nei giorni scorsi d’avanti la portineria dell’acciaieria ai lavoratori del siderurgico:
Basta “chiacchiere” ai lavoratori
Quando arrivò Mittal informammo sulle modalità che aveva adottato in altre aree in cui produce: promesse non mantenute, licenziamenti e scarsa attenzione ai territori.
Oggi, con la stessa apprensione, vi diciamo che, a differenza di quanto vi stanno dicendo, mandarlo via non sarà sufficiente a risolvere il problema del lavoro e della gestione della fabbrica. Ecco perché:
- ArcelorMittal non è così sprovveduto da lasciare in circolazione un proprio concorrente. Quindi farà di tutto, come sta già facendo, per lasciare gli impianti in uno stato tale da rendere impossibile proseguire la produzione
- Lo Stato, per rendere appetibile l’acquisto dell’ex-Ilva ad un nuovo privato, dovrebbe accollarsi tutti gli enormi debiti che ha, più i costi del piano ambientale. I fondi sono oggettivamente insufficienti allo scopo… sono necessari, infatti, miliardi di Euro!
- Qualsiasi privato dovesse acquistare l’ex-Ilva, per produrre utili dovrà effettuare migliaia di licenziamenti (almeno 5.000), proprio come disse ArcelorMittal appena arrivata a Taranto.
- Il piano ambientale previsto dal Governo non ha, inoltre, niente di ecologico e non risolverebbe i problemi legati alla salute ed ambiente. Si vuole, infatti, per produrre di più, AGGIUNGERE due forni elettrici agli altiforni, non sostituirli. Questo non garantirà più lavoro, ma significherà solo inquinare e far ammalare di più.
- Produrre più acciaio, inoltre, non significa automaticamente venderlo. Sul mercato c’è un eccesso di produzione, per questo è SBAGLIATO pensare che si deve produrre di più per creare profitto e salvaguardare i posti di lavoro.
Per tutti questi motivi chiediamo di unirci TUTTI per chiedere la RICONVERSIONE ECONOMICA DEL TERRITORIO, BONIFICHE E PROGRAMMI DI SALVAGUARDIA E ACCOMPAGNAMENTO AL REIMPIEGO DEI LAVORATORI. In Germania fu fatto negli anni ’90 con una programmazione che portò alla chiusura degli impianti, più occupazione e più benessere per tutto il territorio. Si può fare anche a Taranto e con meno soldi di quanti se ne stanno sperperando per salvare l’insalvabile. La soluzione della chiusura programmata, le conseguenti bonifiche e la riconversione dello stabilimento siderurgico con reimpiego dei lavoratori, è l’unica strada per garantire anche i posti di lavoro… tutte le altre soluzioni raccontate sono le ennesime CHIACCHIERE alle spalle dei lavoratori e del territorio.
GIUSTIZIA PER TARANTO