Nella villetta aveva murato 81mila euro

La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un uomo di 46 anni, residente a Taranto, per il presunto reato di possesso e spendita di banconote false. L’individuo, incensurato, è stato oggetto di indagine da parte dei Falchi della Squadra Mobile, che hanno monitorato le sue attività nei pressi di un circolo privato nel centro della città.
Le prime osservazioni hanno evidenziato incontri sospetti dell’uomo con diversi giovani, alcuni dei quali noti per il consumo abituale di sostanze stupefacenti. Le indagini condotte dalla Polizia hanno portato all’identificazione dell’uomo e alla localizzazione della sua residenza e di una proprietà in una zona periferica di Taranto.
Durante la fase operativa dell’indagine, la Polizia ha effettuato una perquisizione presso la residenza dell’uomo, rinvenendo buste di plastica ritagliate che potevano essere utilizzate per confezionare sostanze illecite, oltre a tre banconote da 50 euro palesemente contraffatte. Successivamente, nel corso della perquisizione presso la villa di sua proprietà nella zona di Lama, sono state trovate nove buste sigillate sottovuoto contenenti 16 pacchetti di banconote per un valore complessivo superiore a 81mila euro.
Il denaro era stato abilmente nascosto all’interno del muro di cinta della villa, dietro una fila di mattoni camuffati con cemento fresco. Nonostante la scoperta del denaro, l’uomo non è stato in grado di fornire una spiegazione credibile sulla provenienza della somma ingente.
Gli atti dell’indagine sono stati trasmessi all’Autorità Giudiziaria competente e l’uomo è stato denunciato in stato di libertà. È fondamentale sottolineare che, in conformità al principio della presunzione di innocenza, l’indagato mantiene il diritto di essere considerato innocente fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.
L’operazione della Polizia di Stato dimostra l’importanza del costante impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità, sia essa legata alla contraffazione di denaro che al traffico di sostanze stupefacenti. La comunità di Taranto resta in attesa dei prossimi sviluppi mentre le indagini proseguono per fare luce sulla provenienza e sulle attività legate al denaro sequestrato.