Sprechi alimentari: la lotta della Coldiretti Puglia
In Puglia, i sprechi alimentari sono un tema sempre più pressante, evidenziato dalla Coldiretti regionale come un problema derivante da prezzi bassi nei campi che scoraggiano la raccolta di frutta e ortaggi. La situazione è aggravata da normative europee sugli imballaggi, percepite come un ulteriore ostacolo per gli agricoltori.
Il prezzo dei prodotti agricoli, che ha visto una diminuzione del 10,4% rispetto all’anno precedente, rappresenta una delle principali cause di spreco. Ciò si traduce in un paradosso dove, nonostante l’abbondanza, buona parte del cibo non raggiunge i consumatori. La Coldiretti Puglia denuncia che quasi un terzo del cibo prodotto va perso, con un’incidenza significativa attribuita alle distorsioni lungo la catena alimentare.
Per contrastare questo fenomeno, la Coldiretti si è fatta promotrice di diverse iniziative, tra cui la manifestazione a Bruxelles contro le pratiche commerciali sleali e le normative restrittive sugli imballaggi. Il decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE mira a porre fine a 16 pratiche sleali, rappresentando un passo avanti significativo nella protezione degli agricoltori e nella riduzione degli sprechi alimentari.
La Coldiretti sottolinea l’importanza di adottare comportamenti responsabili da parte dei consumatori, come la lettura attenta delle etichette, la gestione oculata del frigorifero e la preferenza per prodotti a chilometri zero. Queste pratiche non solo contribuiscono a ridurre lo spreco ma promuovono anche un consumo più consapevole e sostenibile.
La lotta agli sprechi alimentari in Puglia, quindi, non è soltanto una questione di politiche agricole o normative, ma un impegno condiviso che coinvolge produttori, consumatori e legislatori. Attraverso un’azione coordinata, è possibile valorizzare il prodotto locale, garantire prezzi equi per gli agricoltori e ridurre significativamente lo spreco alimentare, contribuendo a un futuro più sostenibile per tutti.