Coldiretti in piazza: difesa del Made in Italy a Bruxelles

Coldiretti in piazza a Bruxelles rappresenta un momento cruciale per il futuro dell’agricoltura italiana. La manifestazione, guidata dal presidente Ettore Prandini, ha visto migliaia di agricoltori europei, con una forte delegazione italiana, protestare contro le recenti normative dell’Unione Europea che rischiano di compromettere gravemente il Made in Italy, simbolo di eccellenza e qualità riconosciuto a livello mondiale.
Le decisioni dell’UE, dal divieto delle insalate in busta al via libera all’uso alimentare di insetti, passando per l’etichettatura Nutriscore che penalizza le eccellenze italiane, rappresentano per Coldiretti un attacco diretto allo stile alimentare italiano e alla Dieta Mediterranea. Queste misure, oltre a favorire le importazioni extraeuropee, mettono a rischio la sostenibilità e la biodiversità del sistema agricolo italiano, che si è sempre distinto per la sua attenzione alla qualità e al rispetto dell’ambiente.
Coldiretti in piazza non è solo un simbolo di protesta, ma anche un richiamo all’Europa per una maggiore attenzione e valorizzazione delle produzioni agroalimentari nazionali. La manifestazione ha messo in luce l’importanza di garantire la reciprocità nelle importazioni, affinché tutti i prodotti che entrano nell’UE rispettino gli stessi standard ambientali, sanitari e di lavoro vigenti nei paesi membri.
La Coldiretti sottolinea come le scelte dell’UE, dal divieto di packaging tradizionale all’introduzione di etichette allarmistiche sul vino, non solo minaccino la competitività del settore agroalimentare italiano ma rappresentino anche un pericolo per la salute e il benessere dei consumatori, esponendoli a prodotti di qualità inferiore e potenzialmente dannosi.
L’appello di Coldiretti è per una politica agricola comune che sostenga l’innovazione e la competitività delle aziende agricole europee, promuovendo allo stesso tempo la sostenibilità e la biodiversità. È fondamentale che l’Europa riconosca il ruolo centrale dell’agricoltura per garantire la sovranità alimentare e la sicurezza dei suoi cittadini, proteggendo al contempo le eccellenze produttive che hanno reso il Made in Italy un punto di riferimento a livello globale.