Colpo da 300mila euro a San Marco in Lamis: assalto all’ufficio postale

L’assalto all’ufficio postale di San Marco in Lamis si è trasformato in una vera e propria scena da film d’azione. Nelle prime ore del mattino, un gruppo di malviventi ha utilizzato un escavatore per sfondare l’entrata dell’ufficio situato in Piazza Europa, portando via oltre 325mila euro.
Questa audace operazione non solo ha causato ingenti danni alla struttura, rendendola inagibile, ma ha anche scosso profondamente la comunità locale. Il furto, avvenuto nel primo giorno utile per il ritiro delle pensioni, ha lasciato molti anziani del luogo senza la possibilità di accedere ai loro fondi.
Il modus operandi dei criminali, che hanno agito approfittando dell’oscurità, è stato particolarmente spettacolare, tanto da sembrare il copione di un thriller cinematografico. La popolazione locale è rimasta sconcertata non solo dalla audacia dell’assalto, ma anche dalla vista dell’ufficio postale devastato.
Le forze dell’ordine sono immediatamente intervenute sul posto per i rilievi e l’avvio delle indagini. L’attenzione si è concentrata anche sulle telecamere di sicurezza della zona, nella speranza di raccogliere elementi utili a identificare i responsabili.
Il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla, ha espresso il suo disappunto e la sua preoccupazione per l’accaduto, sottolineando la necessità di incrementare le misure di sicurezza nella città. La solidarietà è arrivata anche dai comuni vicini, con manifestazioni di supporto che riflettono l’impatto dell’evento sull’intera comunità.
L’incidente ha provocato non solo un danno economico significativo ma ha anche alimentato il dibattito sulla sicurezza nelle piccole comunità, mettendo in luce la vulnerabilità di strutture critiche come gli uffici postali.
Nel frattempo, la comunità cerca di riprendersi dallo shock, con la speranza che episodi simili non si ripetano in futuro. La determinazione a superare questo momento difficile è forte, ma resta il bisogno urgente di risposte e di azioni concrete per prevenire ulteriori violazioni della sicurezza.