Supporto psicologico in Neurochirurgia: novità in Puglia per pazienti e familiari

Il supporto psicologico in neurochirurgia rappresenta una nuova frontiera nel campo della salute mentale e del benessere dei pazienti oncologici e dei loro familiari. In Puglia, una recente iniziativa ha posto le basi per una trasformazione significativa in questo ambito, offrendo un modello di assistenza integrato e personalizzato.
Questo progetto, il primo del suo genere nel Sud Italia in un reparto di neurochirurgia, è nato dalla collaborazione tra la Asl Brindisi e l’associazione Mattia Passante, guidata dal progetto “Psiconcologia in corsia”. L’obiettivo è offrire una presa in carico globale dei pazienti, considerando non solo le esigenze mediche ma anche quelle emotive e psicologiche, che sono fondamentali per la qualità della vita durante e dopo il trattamento oncologico.
La figura centrale di questo progetto è lo psicologo Angelo Perfido, che lavorerà a stretto contatto con l’equipe medica per fornire un supporto mirato e personalizzato. Il suo ruolo sarà cruciale nell’accompagnare i pazienti e le loro famiglie attraverso le sfide emotive poste dalla diagnosi e dal trattamento, contribuendo a un approccio più olistico alla cura.
Il supporto psicologico in neurochirurgia va oltre il trattamento del paziente; estende il suo raggio d’azione ai familiari e ai caregiver, spesso trascurati nonostante il loro ruolo critico nel processo di guarigione. Attraverso questo programma, si riconosce l’importanza di sostenere anche chi assiste il paziente, fornendo loro le risorse necessarie per affrontare le difficoltà emotive e pratiche di questa esperienza.
La genesi di questa iniziativa è strettamente legata alla storia personale e al dolore di Danilo Passante, che ha perso suo figlio Mattia a causa di un glioblastoma. La sua esperienza e il desiderio di offrire sostegno a chi affronta simili sfide hanno portato alla creazione dell’associazione Mattia Passante e alla realizzazione di questo progetto.
Il supporto psicologico in neurochirurgia è un esempio di come la cura possa essere riformata per diventare più inclusiva e compassionevole. Questa iniziativa non solo migliora la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti oncologici, ma promuove anche una maggiore consapevolezza dell’importanza della salute mentale in ambito medico.