Taranto, verso una soluzione per lo stoccaggio delle merci rinfuse al Porto
Nel tentativo di risolvere la questione dello stoccaggio temporaneo delle merci rinfuse solide al Porto di Taranto, finora non disponibile nel porto ionico, si è tenuta ieri una riunione operativa presso l’Autorità Portuale. La riunione è stata convocata su richiesta del Presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma, e di Antonio Mantua, vicepresidente della Sezione Marittimi Portuali e Trasporti di Confindustria Taranto.
Alla riunione hanno partecipato una varietà di stakeholder, inclusi rappresentanti di Confindustria, Capitaneria di Porto, Arpa, Asl, Raccomar, imprese e sindacati. L’obiettivo era affrontare il problema in tutte le sue sfaccettature e formulare possibili soluzioni.
Durante l’incontro, Mantua ha spiegato i problemi derivanti dall’attuale situazione, principalmente il fatto che i clienti, sia nazionali che esteri, preferiscono rivolgersi ai porti vicini per lo stoccaggio temporaneo delle merci rinfuse, causando una diminuzione degli approdi a Taranto. Questo ha un impatto negativo sull’economia portuale nel suo complesso, aggravando ulteriormente la situazione in un momento di calo delle attività portuali.
In risposta alla proposta di Mantua di creare un “disciplinare” per distinguere le merci che possono essere stoccate da quelle che non possono (in particolare zolfo, clinker, loppa e pet-coke), il Presidente Prete ha accettato di richiedere una relazione dettagliata con schede tecniche dei materiali. Questo consentirebbe di sbloccare, anche solo parzialmente, la situazione attraverso una consultazione con gli organismi preposti.
Il vicepresidente della sezione Portuali Marittimi e Trasporti ha commentato positivamente l’incontro, esprimendo fiducia che possa portare presto a risultati tangibili. Si spera che questa soluzione consenta agli operatori di stoccare temporaneamente le merci rinfuse sulle banchine, contribuendo a ripristinare la ripresa dei traffici nel Porto di Taranto.