Tra Cadorna e Strada c’è di mezzo una…via.

Anche l’intestazione di una via comunale può diventare causa di una bega legale. E’ quanto accaduto a Specchia, comune di 5000 abitanti nei pressi di Tricase, dove il sindaco Anna Laura Remigi ha preso l’iniziativa di ribattezzare una strada del paese, intitolata finora al generale dell’esercito italiano durante la Grande Guerra Luigi Cadorna, con l’attribuzione della stessa a Gino Strada, medico e fondatore di Emergency, organizzazione umanitaria e pacifista, venuto a mancare due anni fa.
Ecco, l’accostamento fra le due figure coinvolte nel caso, che davvero non potrebbero essere più reciprocamente agli antipodi, fornirebbe già materiale a sufficienza per essere oggetto di valutazioni di carattere storico e politico, inevitabilmente condizionate anche dai legittimi punti di vista di ognuno.
Qui c’è di più, poiché il Primo cittadino, in un’occasione pubblica, ha anche definito Cadorna come “cattivissimo stratega, responsabile dell’eccidio di decine di migliaia di soldati”. Il riferimento è alle direttive, effettivamente molto controverse da parte degli storici, con le quali interi reparti del nostro esercito furono effettivamente sacrificati con eccessiva avventatezza, per usare un eufemismo, con l’ordine di assaltare le arcigne trincee austriache, in attacchi oggettivamente sconsiderati, nei quali chi era in difesa era largamente avvantaggiato. Cadorna, in seguito alla disfatta di Caporetto dell’ottobre 1917, che addebitò alla codardia dei suoi reparti militari, fu sostituito dal generale Armando Diaz, il quale pose le basi per il riscatto del nostro esercito anche a partire da un trattamento più benevolo e umano verso i soldati, chiamati a far fronte all’ingrato compito di mettere a repentaglio la propria vita per conservare il controllo del Piave fatale, e poi porre le basi per l’avanzata decisiva dell’anno successivo.
Al contrario, ha affermato, Remigi, l’immagine di Gino Strada, indissolubilmente legata ai valori del pacifismo, è ritenuta assai più vicina all’immagine che la comunità da lei amministrata vuole veicolare.
Tanto è bastato perché un erede di Luigi Cadorna, il colonnello Carlo Cadorna, assistito dall’avvocato Andrea Tirondola, procedesse all’accusa di diffamazione aggravata nei confronti del sindaco di Specchia, un’accusa che verrà discussa in camera di consiglio presso il tribunale di Lecce il prossimo 2 febbraio.
Piccato il botta e risposta fra i due legali: allo sconcerto, manifestato da Tirondola anche a nome del proprio assistito, per il trattamento riservato a un onesto servitore delle Istituzioni da parte di un’amministrazione pubblica, l’avvocato Paolo Spalluto, legale del sindaco, ha dichiarato che l’intenzione di mutare l’intestazione della strada resta resta intatta, trattandosi di una pienamente legittima scelta di carattere politico.