La delusione del Sindaco Decaro

Il sindaco di Bari deluso dal Consiglio dei Ministri che apre nuove prospettive per i piccoli Comuni italiani
Il Consiglio dei Ministri ha varato una storica riforma che cambierà il volto delle amministrazioni locali nei Comuni italiani con una popolazione inferiore a 15.000 abitanti. Un dettaglio che ha suscitato la delusione del Sindaco di Bari Antonio Decaro che ambiva a guidare la propria comunità senza restrizioni temporali. Il decreto legge, approvato all’unanimità, permette ai sindaci di tali Comuni di candidarsi per un terzo mandato. Eliminando il limite di mandato per quelli con meno di 5.000 abitanti.
Questa iniziativa, definita dai suoi sostenitori come un passo avanti nella democrazia locale – riferisce il Sindaco deluso Antonio Decaro – mira a garantire ai cittadini il diritto di scegliere il proprio sindaco, senza vincoli temporali. Quindi fornire continuità amministrativa nei piccoli centri. Una notizia positiva che ha ricevuto applausi da parte di numerosi sindaci e cittadini interessati.
Tuttavia, è importante notare che su un totale di 7.896 Comuni italiani, solamente 730 godranno di questa libertà estesa. Comuni come Bari, che superano i 15.000 abitanti, rimangono esclusi da questa riforma.
Tra i sindaci e gli aspiranti, la notizia è stata accolta con reazioni contrastanti. Alcuni vedono questa riforma come un’opportunità per continuare il proprio lavoro a favore della comunità. Mentre altri, come nel caso del Sindaco di Bari Antonio Decaro, esprimono il rimpianto di non poter aspirare al ruolo di sindaco in modo illimitato.
Ampliate i mandati dei Sindaci nei piccoli comuni
“Il desiderio di servire la mia comunità come Sindaco per sempre è stato interrotto da questo limite numerico,” commenta Decaro. Esprimendo la sua delusione e il suo desiderio di poter contribuire a lungo termine alla crescita e al benessere della sua città.
In conclusione, la riforma rappresenta maggiore flessibilità e scelta per i cittadini nei piccoli Comuni. Ma pone anche delle limitazioni che potrebbero suscitare sentimenti contrastanti tra coloro che avrebbero voluto vedere esteso questo privilegio anche ai centri più grandi.