A Nardò domani il terzo di un ciclo di incontri sulla cultura classica greca.

La cultura greca antica è parte importante della nostra storia di pugliesi e meridionali. Durante la cosiddetta “Seconda Colonizzazione”, fra l’VIII ed il VI secolo a.C., i coloni greci scelsero anche le coste del sud Italia, insulare e peninsulare, per fondare tante nuove pòleis, tante nuove città. Il territorio pugliese rientra, a tutti gli effetti, nella cosiddetta “Magna Grecia”, da Taranto fino all’entroterra adriatico della Grecìa Salentina.
Il Dipartimento degli Studi Umanistici dell’Università del Salento organizza per domani, assieme al Comune di Nardò e su iniziativa della delegazione neretina dell’Associazione italiana di cultura classica, il terzo appuntamento della rassegna ispirata alle muse del mondo greco. Le muse sono, secondo la mitologia greca, le divinità protettrici della poesia, della musica e di ogni forma di sapienza umana, e come tali le celebra anche uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, visceralmente legato al mondo della classicità greca, Ugo Foscolo.
La conferenza in programma a Nardò, giovedì 18 gennaio 2024 nel Chiostro dei Carmelitani (corso Vittorio Emanuele II) è a cura del professor Francesco G. Giannachi, docente di Civiltà Bizantina all’Università del Salento, il quale metterà in luce le caratteristiche della raffigurazione presente sul piatto ritrovato a Castro, inquadrandola nell’ampio panorama della letteratura eroica bizantina. A Castro, in provincia di Lecce, è stato ritrovato il frammento di un piatto decorato con l’immagine di un guerriero che lotta contro un drago, reperto ora custodito nel Museo archeologico “Antonio Lazzari”. Le raffigurazioni pittoriche sono testimonianze della cultura di una civiltà a tutti gli effetti, la raccontano al pari dei suoi scritti, letterari e non, o dei suoi costumi.
Dialogherà con lo studioso la professoressa Anna Rita Longo, docente di lettere presso il Liceo “Quinto Ennio” di Gallipoli e divulgatrice scientifica.