Per i pugliesi il 2024 si prospetta come l’anno del salasso TARI.

Fratelli d’Italia, movimento politico che come si sa è all’opposizione nella Regione Puglia guidata da Michele Emiliano, ha organizzato due incontri sul territorio per riunire gli amministratori e i rappresentanti istituzionali del partito delle province settentrionali della regione, uno a Bisceglie, già svolto, l’altro in programma a Lecce nei prossimi giorni con i rappresentanti delle province jonico-salentine, allo scopo di discutere la scottante questione dell’aumento della TARI, la tassa comunale sulla spazzatura, stimato attorno al 50% e previsto per il 2024 in tutti i comuni pugliesi.
Di questa cosa, i rappresentanti di FdI attribuiscono la responsabilità non ai sindaci, e neppure alle società private che gestiscono la raccolta dei rifiuti, ma alla Regione Puglia, e lo fanno con toni estremamente severi: già con una delle TARI più elevate d’Italia, la regione governata dal centro-sinistra non è stata in grado, scrivono in una nota, di allestire un piano che portasse alla gestione ordinata della questione rifiuti.
Essa non è stato in grado di utilizzare le due discariche pubbliche a disposizione presenti a Conversano e a Corigliano d’Otranto, per mera ideologia d’opposizione verso questi luoghi da parte di uno dei soci di maggioranza, il Movimento 5 Stelle, ma piuttosto di allestire un’agenzia pubblica, l’AGER, che si è rivelata incapace di operare affinché si trovasse una soluzione, quale che fosse, per ottenere un calmiere sul prezzo della tassa-rifiuti.
Gli amministratori pugliesi di FdI si dicono ora preoccupati dal dover spiegare ai propri cittadini che non da loro sarà dipeso il salasso creato alle tasche dei contribuenti, ma alle irresolutezze della Regione, pertanto i consiglieri regionali del movimento, Francesco Ventola, Giannicola De Leonardis e Michele Picaro si dicono fin d’ora a disposizione per raccogliere proposte tali da consentire loro di portare in Regione soluzioni possibili al guaio combinato, sostengono, da chi governa.