Lavoratori del porto di Taranto in attesa di sostegno

Lavoratori del porto di Taranto in attesa di una ulteriore proroga di 18 mesi, rispetto ai 3 mesi concessi dal Governo
I lavoratori del porto di Taranto sono in attesa di sostegno, ma soprattutto di un’ulteriore proroga contrattuale di 18 mesi, rispetto ai 3 mesi già concessi dalle disposizioni governative, in scadenza in 31 marzo.
Ieri durante l’assemblea al circolo PD di Talsano si è evidenziata l’attenzione dei rappresentanti politici e sindacali, verso i 330 lavoratori ex TCT del Porto di Taranto. Con la presenza dell’On. Ubaldo Pagano, sono diretti a garantire una proroga più lunga, per consentire una ricollocazione nel contesto portuale, anche attraverso iniziative imprenditoriali legate alla ZES.
Analogamente presso la sede della AdSP MI, si è svolto un incontro, con la partecipazione del Presidente Prete, del segretario FILT CGIL Michele De Ponzio, del segretario FIT CISL Gianluca Semitaio, del segretario UIL Trasporti Carmelo Sasso e dei parlamentari ionici di diverse forze politiche, in cui è emersa la necessità di garantire continuità e stabilità occupazionale per i lavoratori del Porto di Taranto. I partecipanti si sono resi disponibili a contribuire attivamente al raggiungimento dell’obiettivo, nonostante le evidenti mancanze di risorse economiche, è stato idealizzato un cronoprogramma per la ricollocazione e la riqualificazione professionale dei lavoratori presso i nuovi investitori.
Il Presidente Michele Emiliano ha richiesto una nuova riunione Regionale per l’occupazione, da cui si attendono sviluppi importanti per i lavoratori. Il PD ribadisce il suo impegno nel sostenere i dipendenti del Porto di Taranto, promuovendo iniziative parlamentari e partecipando alle manifestazioni a loro sostegno.
Nel pomeriggio di oggi, le OO.SS. incontreranno nuovamente la Task-Force per definire la procedura amministrativa per il finanziamento dei corsi di formazione, ritenuti cruciali per i lavoratori dell’TPWA in vista delle nuove opportunità economiche della zona economica speciale (ZES).