Rischio calamità in Agricoltura: tagli fondi Polizze in Puglia
La recente decisione di tagliare i fondi per le polizze assicurative in Puglia sta suscitando allarme tra gli agricoltori. Questi tagli, che riducono significativamente i contributi statali, espongono le imprese agricole a rischi e costi insostenibili, minacciando la loro sopravvivenza.
La riduzione dei contributi per le polizze assicurative, passati dal 70% al 40%, rappresenta una mossa critica in un periodo di crescenti calamità naturali. Questi eventi, sempre più frequenti e intensi, lasciano le aziende vulnerabili a perdite enormi, spesso insuperabili. La nuova politica impone alle imprese di sostenere un aumento significativo dei costi assicurativi, una sfida che molte potrebbero non essere in grado di affrontare.
In Puglia, il 2023 è stato un anno particolarmente difficile. La regione ha subito un periodo prolungato di siccità e caldo estremo, seguito da piogge torrenziali che hanno causato alluvioni e danni considerevoli alle colture. Queste condizioni climatiche estreme hanno reso ancora più pressante la necessità di una copertura assicurativa adeguata.
La CIA Agricoltori Italiani di Puglia, attraverso il presidente Gennaro Sicolo, ha espresso profonda preoccupazione per questi tagli. Secondo Sicolo, la decisione non solo mette a rischio la sostenibilità economica delle aziende agricole ma va anche contro l’interesse del settore primario.
Per affrontare questa situazione, la CIA propone diverse soluzioni, tra cui la modifica del decreto legislativo 102/2004, la creazione di un fondo nazionale per i danni da calamità naturali e l’accesso semplificato alle polizze assicurative per le imprese colpite da eventi estremi. Inoltre, si sottolinea l’importanza di semplificare le procedure burocratiche per consentire alle aziende di beneficiare immediatamente degli aiuti previsti.
I tagli ai fondi per le polizze assicurative in Puglia non sono solo un problema economico ma rappresentano una minaccia alla sostenibilità dell’intero settore agricolo. È fondamentale che le istituzioni riconoscano l’urgenza della situazione e intervengano per supportare le aziende agricole, pilastri fondamentali dell’economia e della cultura della regione.