Crisi carciofi in Puglia: produzione in calo, prezzi a picco

La crisi carciofi in Puglia pone in evidenza un problema complesso e multifattore. Coldiretti Puglia denuncia la grave situazione, attribuendo il calo della produzione a condizioni climatiche avverse come la siccità e i venti di scirocco. Questi fattori naturali hanno pesantemente influenzato i raccolti in una delle aree più vocate alla coltivazione di questo ortaggio.
A complicare ulteriormente la crisi carciofi, vi è il crollo dei prezzi. Dopo le festività natalizie, i carciofi hanno visto una riduzione di prezzo quasi inimmaginabile, fino a 20 centesimi a capolino. Questa diminuzione ha avuto ripercussioni gravi per i produttori, che ora lottano per coprire i costi di produzione, a fronte di un mercato sempre più competitivo e di una domanda in calo.
La situazione si aggrava con l’invasione di carciofi importati, soprattutto dall’Egitto e dalla Tunisia. Queste importazioni, spesso di qualità inferiore, esercitano una concorrenza spietata sui prodotti locali, già in difficoltà a causa delle condizioni climatiche avverse. La Coldiretti sottolinea la necessità di un maggiore supporto ai prodotti Made in Puglia, promuovendo l’acquisto di prodotti locali per sostenere l’economia regionale.
Nel tentativo di affrontare questa crisi, Coldiretti Puglia enfatizza l’importanza di accordi di filiera equi e di un’attenzione maggiore alla provenienza dei prodotti. La nuova legge contro le pratiche sleali e le speculazioni rappresenta un passo positivo, ma è necessario un ulteriore impegno per garantire che i prezzi non scendano sotto i costi di produzione.
La crisi carciofi è un campanello d’allarme per il settore agricolo. Richiede un intervento immediato e coordinato per sostenere i produttori locali, garantire prezzi equi e promuovere la qualità e l’origine dei prodotti. Solo così si potrà preservare la tradizione agricola della regione e sostenere l’economia locale in un momento di sfida senza precedenti.