Casarano: per la morte di Roberta Bertacchi si indaga sull’ipotesi di “istigazione al suicidio”

Si è svolta oggi, presso la camera mortuaria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, l’autopsia sul corpo di Roberta Bertacchi, la 26enne residente a Casarano e qui impiegata in uno dei tanti calzaturifici che caratterizzano il tessuto economico dell’importante comune del sud Salento, trovata senza vita nella sua abitazione, impiccata con una sciarpa della squadra di calcio locale ad una pensilina della sua terrazza.
Fra gli elementi che potrebbero fare pensare ad un gesto volontario ci sarebbe in effetti il fatto che la giovane fosse stata seguita recentemente dai servizi di salute mentale per qualche forma di depressione, così come alcuni recenti post sulla sua bacheca facebook, nei quali comunicava un forte malessere psicologico. Tale disagio potrebbe tuttavia essere collegato anche, se non primariamente, alla relazione con uomo del posto, un 35enne con qualche piccolo precedente penale, con la quale Roberta avrebbe litigato la sera fra il 5 ed il 6 di gennaio, poche ore prima di essere rinvenuta cadavere nella sua abitazione. Questo giovane, sentito come persona informata sui fatti dai Carabinieri della locale stazione, era un acceso tifoso del Casarano calcio, e certamente l’elemento della sciarpa alla quale la vittima è stata impiccata rappresenta, da questo punto di vista, un indizio inquietante.
E’ in virtù anche di questo che, negli atti notificati alla famiglia di Roberta, si fa riferimento all’articolo 580 del codice penale, che parla di “istigazione o aiuto al suicidio”. Va sottolineato che la madre della vittima aveva chiaramente manifestato alla figlia la sua contrarietà nei confronti della recente relazione.
Il legale della famiglia, l’avvocato Silvia Romano, ha fatto presente come vi sia da parte del Pubblico Ministero oggettiva necessità di accertare che non di gesto volontario si sia trattato, e ha inoltre fatto presente come la famiglia di Roberta si riservi la possibilità di agire in giudizio per tutelare l’immagine della figlia, a seguito di alcuni filmati fatti circolare sulla rete.