Coldiretti Puglia si congratula con il Governo per la rinnovata tutela del Made in Italy

Coldiretti Puglia accoglie con favore la proroga anche per il 2024 dell’obbligo di indicare sull’etichetta dei prodotti alimentari la provenienza del prodotto principale, voluta dai Ministeri dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, dell’Industria e della Salute, a tutela sia della filiera italiana e della qualità rigorosa del suo lavoro di produzione, sia dei consumatori.
Quantunque restino delle “zone grigie”, in merito alla provenienza di molti prodotti alla cui base c’è il grano (farina, biscotti, pane) così come dei prodotti surgelati e dei loro ingredienti, il fatto che persista l’obbligo di esporre il marchio “made in Italy” rappresenta uno strumento di trasparenza e sicurezza.
Quello dell’etichettatura è un cavallo di battaglia del quale Coldiretti si è fatta portatrice fin dal 2002, ai tempi della psicosi relativa al morbo della “mucca pazza”, per garantire sulla provenienza delle carni bovine. Nei due anni successivi fu la volta della frutta secca, del miele e delle uova. Nel 2005, l’esplicitazione del marchio di provenienza dei prodotti alimentari toccò a latte fresco e pollo, nel 2008 alla passata di pomodoro. In anni più recenti, nel 2017 è toccato ai derivati del latte, l’anno dopo al grano per la pasta ed al riso. Per ultimi, fra il 2021 ed il 2022, il marchio che illumina sull’origine di ciò che mangiamo è stato introdotto per i salumi e per i prodotti derivanti dal pomodoro.
Ammettiamolo, non ci facciamo tutti e sempre caso, ma le persone più attente hanno meno motivi per essere ansiose sull’alimentazione.