Sugli aumenti delle indennità di stipendio il CdA di UniSalento decide di non procedere.

Il caso dell’aumento dell’indennità che il Rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice, ha chiesto venisse approvata per sè per il Rettore vicario, Maria Antonella Aiello e per gli altri membri del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo salentino, ha suscitato un autentico vespaio di polemiche. E’ stata soprattutto la CGIL a rimarcare la totale inopportunità della misura, dal momento che, contestualmente, l’Università sottopone gli studenti ad un aumento delle rette d’iscrizione, che i servizi di riscaldamento e refrigerazione sono sottoposti a misure di contenimento per i costi, che il servizio di portierato in molte sedi non è soddisfacente.
LA DECISIONE DEL CdA
In prima battuta, la proposta era stata respinta dal Senato Accademico dell’università, il cui parere era sull’argomento consultivo. Sottoposta poi ad approvazione del CdA nella giornata di ieri, il massimo organo deliberativo ha deciso anch’esso di soprassedere, influenzato forse dal rovente clima di polemiche e dal voto contrario del Senato. L’indennità è uno strumento di integrazione del normale stipendio da docente universitario ordinario, che il Rettore continua a riscuotere, alla luce dell’importante ruolo di rappresentanza che egli è chiamato a svolgere.
E’ questo che Fabio Pollice ha voluto rimarcare nella conferenza stampa organizzata ieri in rettorato.
LE DICHIARAZIONE DEL RETTORE
Egli ha innanzitutto inquadrato il provvedimento economico promosso nella cornice di riferimento del Decreto Legge del 22 agosto 2022, a firma dell’allora Ministro Gelmini, che prevedeva espressamente la possibilità che in virtù dei comprovati oneri lavorativi e delle responsabilità ad esse connesse, fosse possibile prevedere un adeguamento dell’indennità di servizio anche in itinere, nel corso cioè di uno stesso mandato.
Il Rettore ha rievocato gli intenti e gli ideali che lo hanno animato in questa avventura professionale, fin dalla sua candidatura, quelli di fare dell’Università del Salento un volano di crescita al servizio del territorio, in forte sinergia con tutti gli ambiti del lavoro e delle istituzioni. Ha sottolineato come i risultati finora conseguiti siano rilevanti, a partire dalla grande crescita del numero di nuove matricole registrata quest’anno (più 7%, con oltre 5.500 nuove immatricolazioni nel complesso) e come forniscano la spinta per fare ancora meglio.
Entrando nel merito della questione, ha ricordato come la discussione all’interno dei due organi sia stata del tutto franca e priva di condizionamenti, che la scelta di non procedere sia stata il frutto di senso di responsabilità e di una mancata comprensione delle ragioni alla base della stessa: non opportunismo economico, nessuna autoreferenzialità, ma una possibilità prevista all’interno di un Decreto legislativo, volto a tutelare, e riconoscere economicamente, i comprovati oneri cui è sottoposto chi amministri un ente tanto importante.