Martina Franca: acqua gratis per tutti? No, solo per la pista di ghiaccio!

Acqua gratis per la pista di ghiaccio. Una svolta in Piazza Crispi a Martina Franca che potrebbe essere scambiata per una sceneggiatura di una commedia, lo spirito natalizio di Martina Franca si trova al centro di un curioso scandalo: l’uso non autorizzato dell’acqua pubblica per alimentare una pista di ghiaccio.
Mentre la ruota panoramica sembra dover girare tranquillamente al di sopra dei 12 metri che risulterebbero da un regolamento comunale, modificato in fretta e furia all’indomani di una interrogazione in Consiglio Comunale, raddoppiandone l’altezza

A sollevare i dubbi il Consigliere Comunale Michele Marraffa che oltre a nutrire dubbi riguardo l’autorizzazione della Commissione di Pubblico Spettacolo, chiede se sia stato dato espressamente, parere favorevole, da parte dei Vigili del Fuoco

Martina Franca, notoriamente conosciuta per il suo vino e le sue bellezze architettoniche, ha in questo avvio natalizio aggiunto una nuova attrazione al suo portfolio: una pista di ghiaccio che sembra avere un accesso esclusivo e non autorizzato all’acqua pubblica.
Questo episodio, che potrebbe sembrare estratto da un film comico, ha scatenato un’ondata di polemiche e ironia tra i residenti.
Una fonte autorevole, sicuramente non politica (perché a Martina Franca la politica è altrove, forse sulla ruota panoramica?) ci ha informato che l’acqua pubblica, che tanti cittadini faticano a pagare, sta venendo usata gratuitamente per l’attività commerciale della pista di ghiaccio che si è allacciata abusivamente sulla rete idrica comunale.
Durante il nostro sopralluogo, che sembrava più un giro turistico, dato il surrealismo della situazione, abbiamo confermato la veridicità di queste affermazioni.
Il gestore della pista, in un esempio di trasparenza che farebbe invidia a qualsiasi politico, ha ammesso candidamente la mancanza di autorizzazione o per meglio precisare che (l’autorizzazione) gliela avrebbe data verbalmente l’organizzatore dell’evento.
Si predisponeva, dopo essere stato scoperto, di intallare (a posteriori) un contatore di sottrazione d’acqua.
Questa soluzione improvvisata ha quasi il sapore di un’offerta speciale: “Acquista una pista di ghiaccio, il contatore te lo diamo gratis!”
L’incidente ha acceso un dibattito sull’uso etico delle risorse pubbliche.
Da una parte, vi è l’intento di animare la città con attrazioni festive, dall’altra, l’abuso di acqua pubblica a discapito della comunità.
Questo contrasto tra il desiderio di festeggiare e la responsabilità sociale è al centro del dibattito.
Inoltre, la questione si estende alla sicurezza e alla legalità delle strutture.
Michele Marraffa afferma inoltre che, secondo i regolamenti locali, strutture di queste dimensioni non dovrebbero nemmeno essere presenti in Piazza Crispi come da regolamento e solleva dubbi riguardo la sicurezza (e questo ci peoccupa e non poco).
La sicurezza, specialmente per le attrazioni frequentate dai bambini, dovrebbe essere una preoccupazione prioritaria
Il caos organizzativo pone interrogativi sull’adeguatezza di piazza Crispi come luogo per queste attrazioni.
In un contesto di analogia, possiamo paragonare Martina Franca ad altre città, dove simili strutture vengono posizionate in spazi più ampi e appropriati.
La domanda sorge spontanea: era davvero il posto giusto per la pista di ghiaccio e la ruota panoramica?
Ma soprattutto, ci sono le condizioni di sicurezza?
Anche perchè, a giudicare da alcune palesi irregolarità sotto gli occhi di tutti ed anche della Polizia Municipale, in Piazza Crispi antistante l’edicola, vengono fatte entrare delle auto per occupare i pochi parcheggi esistenti che poi devono uscire controsenso in Corso Italia.

Il contrasto tra l’entusiasmo per le nuove attrazioni e la realtà dell’abuso delle risorse pubbliche è palpabile, quasi come il freddo che si sprigiona dalla pista di ghiaccio “privatizzata”.
Conclusione
In una città dove il vino scorre liberamente ma l’acqua diventa oggetto di contesa, questo episodio sottolinea l’importanza di una gestione equa e trasparente delle risorse pubbliche.
La nostra proposta? Forse dovremmo considerare di estendere l’acqua gratis non solo alla pista di ghiaccio ma anche a tutti i cittadini di Martina Franca e ai locali pubblici che, in assenza di adeguati bagni pubblici, ospitano nei propri esercizi gli avventori per andare al bagno e l’acqua la consumano per … i bisogni altrui, mentre nei pochi bagni pubblici esistenti l’acqua manca.

Dopotutto, se l’acqua è abbastanza buona per mantenere il ghiaccio fresco, perché non dovrebbe esserlo anche per tutti?