Ordigni bellici nei fondali dell’isola di San Pietro a Taranto

Ordigni bellici nei fondali dell’isola di San Pietro, nuovi ritrovamenti storici tra natura e bellezza, che testimoniano ancora una volta l’importanza militare e strategica del golfo di Taranto, durante la seconda guerra mondiale.
Alcuni giorni fa i sommozzatori della guardia di Finanza nel corso di un presidio in mare per il contrasto alle attività illecite nelle acque territoriali, hanno ritrovato a largo dell’isola di San Pietro, a 15 metri di profondità, nove ordigni bellici riconducibili ai bombardamenti subiti dalla base navale tarantina durante la guerra tra il 1940 e il 1943.
Le bombe dopo il lancio, ai tempi del conflitto, sono rimaste inalterate negli anni, complessivamente contenevano una quantità di 500 chilogrammi di tritolo che qualcuno ha tentato di prelevare, durante la permanenza in mare, prima del ritrovamento da parte dei finanzieri.
Infatti, alcuni ordigni, nel corso della loro persistenza sul fondale, sono stati legati da ignoti al fine di sottrarre illecitamente l’esplosivo.
Le bombe sono state prelevate dal fondale marino e messe al sicuro. L’area interessata dal ritrovamento a largo dell’isola è posta sotto il controllo delle autorità competenti per la messa in sicurezza e le opportune verifiche.