Ruota panoramica in pieno centro a Martina Franca: tra controversie e pericoli

Ruota panoramica a Martina Franca: sicurezza e impatti ambientali in discussione.
Nel pieno cuore di Martina Franca, la decisione di erigere una ruota panoramica in Piazza Crispi ha scatenato una tempesta di polemiche e preoccupazioni.
Da un lato, l’intento di ravvivare lo spirito natalizio e di offrire intrattenimento; dall’altro, un vortice di critiche e dubbi sulla sicurezza,sulla viabilità, sull’opportunità e sul rispetto dell’ambiente urbano e naturale.
Questa scelta, avallata dalla collaborazione ed amicizia pluriennale tra il Sindaco Gianfranco Palmisano e la società gestrice riconducibile a Marcello Leva, ha suscitato sdegno e preoccupazioni tra cittadini, commercianti e membri del Consiglio Comunale.
Al centro del dibattito non solo la ruota stessa, ma anche la concomitante installazione di una pista di ghiaccio, la trasformazione forzata del verde pubblico e l’inevitabile impatto su traffico e vivibilità in un’area già critica della città, senza considerare la chiusura di Via Vittorio Veneto e della metà di Piazza Crispi.

Ruota panoramica a Martina Franca: sicurezza e impatti ambientali in discussione.
Un vero e proprio puzzle di domande che, invece di comporsi in un’immagine armoniosa, sembra disegnare uno scenario di caos e incertezza.
Il fulcro delle proteste riguarda la scelta dell’ubicazione della ruota panoramica.
Piazza Crispi, una zona vitale per la città, già gravata da traffico e parcheggi limitati, mercato settimanale, scuole, si trova ora ad ospitare non solo una ruota panoramica ma anche una pista di ghiaccio.
In un periodo come quello natalizio, dove il flusso di persone aumenta esponenzialmente, questa decisione appare ai più come un’insensata congestione dello spazio urbano.
I commercianti, già duramente colpiti dagli anni di pandemia, esprimono forte preoccupazione: la presenza ingombrante di queste attrazioni potrebbe scoraggiare i clienti anziché attrarli, ostacolando l’accesso alle loro attività in un periodo cruciale per la ripresa economica.
La critica non si limita solo al logistico, ma si estende alla gestione dell’ambiente: la potatura forzata degli alberi, violentati nel loro stato naturale, per fare spazio all’installazione ha suscitato un’ondata di malcontento negli ambientalisti ecome ci fa notare un ingegniere vicino all’Amministrazione Comunale di Martina Franca
Questa azione è percepita come un attacco al patrimonio verde della città, un sacrificio inaccettabile sull’altare di un intrattenimento effimero.
Al di là delle problematiche legate all’ubicazione e all’impatto ambientale, emergono preoccupazioni legate alla sicurezza.
L’esperienza negativa di un cittadino, che racconta attimi di paura vissuti in cima a una ruota panoramica in un’altra città, fa da eco alle decisioni di amministrazioni comunali come quella di Monza, che ha scelto di non riproporre l’attrazione durante il periodo natalizio a causa dei disservizi causati negli anni precedenti, oppure come è avvenuto oggi a Roma dove i residenti sono insorti contro la ruota panoramica nel loro quartiere
La situazione di Martina Franca, invece, sembra andare in direzione opposta, ignorando i potenziali rischi e le esperienze negative altrui.
In questo contesto, la cittadinanza si interroga: è davvero questa la direzione che vogliamo dare alla nostra città?
La questione riguarda quindi la coerenza nelle decisioni urbanistiche di Martina Franca, in particolare per quanto riguarda la collocazione di strutture ricreative temporanee come il luna park e la ruota panoramica.
Il caso specifico solleva un interrogativo significativo: se il luna park e le attività circensi sono già state decentrate in una zona come il Pergolo, perché non applicare lo stesso principio alla ruota panoramica e alla pista di ghiaccio?
Questa discrepanza nelle decisioni amministrative potrebbe essere vista come un’incoerenza nella gestione dello spazio pubblico.
Mentre la delocalizzazione del luna park a Pergolo sembra essere stata una scelta volta a bilanciare le esigenze di spazio, sicurezza e impatto sul traffico urbano, la decisione di installare la ruota panoramica e la pista di ghiaccio in Piazza Crispi non segue lo stesso criterio.
Questo fa sorgere domande legate non solo alla coerenza delle politiche urbane, ma anche alle priorità e agli interessi che guidano tali scelte.
Già. quali sono questi interessi visto che vanno sempre in una unica direzione?
In questo contesto di decisioni e riflessioni sulla migliore ubicazione per la ruota panoramica e la pista di ghiaccio a Martina Franca, risuona la voce del Consigliere Comunale di Forza Italia Michele Marraffa.
Egli suggerisce che un’opzione ideale potrebbe essere Piazza d’Angiò. La motivazione dietro questa proposta è ancorata alla realtà dei finanziamenti pubblici già ricevuti per rendere l’area, che si estende da Piazza XX Settembre a Piazza d’Angiò, completamente pedonale.
Questa scelta, supportata da un piano di finanziamenti già in atto, non solo valorizzerebbe gli investimenti pubblici già effettuati, ma offrirebbe anche una soluzione pratica e sostenibile per l’installazione di tali attrazioni, in linea con le esigenze della comunità e il rispetto dell’ambiente urbano.
Lo scorso anno, la pista di ghiaccio era stata strategicamente collocata in Viale della Libertà. Questa decisione, apparentemente mirata a decongestionare le aree centrali e distribuire meglio il flusso turistico, sembrava indicare un passo verso una gestione urbana più equilibrata e attenta.
Tuttavia, quest’anno si assiste a un’inversione di rotta, con il ritorno della pista di ghiaccio e l’aggiunta della ruota panoramica in Piazza Crispi che di fatto inevitabilmente congestionerà il traffico.
Una riflessione porta a interrogarsi sulle possibili ragioni di questo cambio di strategia.
Non si può ignorare che, secondo alcune voci, esisterebbe un contenzioso tra la proprietà del Cinema e Teatro e il Comune, legato a infiltrazioni e danni provocati dalla precedente installazione della pista di ghiaccio in Viale della Libertà.

Se tale contenzioso fosse confermato, ciò implicherebbe che le scelte attuali non sono solo dettate da considerazioni urbanistiche o di convenienza, ma anche da vincoli legali e responsabilità finanziarie.
Come afferma un antico detto, “solo gli stupidi non cambiano mai idea”.
Ironia della sorte, ci ricordiamo dell’incidente avvenuto la notte di Natale, quando un signore rimase intrappolato in un bagno automatico in Piazza d’Angiò.
Questo episodio solleva interrogativi su come l’Amministrazione Comunale pianifichi di gestire la disponibilità di servizi igienici pubblici adeguati, specialmente in vista dell’aumento esponenziale di visitatori.
In un contesto amministrativo, la capacità di riconsiderare e adattare le scelte, in risposta a nuove informazioni o a feedback della comunità, non è un segno di debolezza, ma un indicatore di leadership responsabile e attenta.
Speriamo che questa filosofia guidi le future decisioni a Martina Franca, in modo che ogni scelta rifletta il vero spirito di servizio e di cura per la città e i suoi abitanti.
In conclusione, è fondamentale che le decisioni del Sindaco di Martina Franca siano guidate dal buon senso e dal reale interesse della comunità, non da relazioni di amicizia o interessi particolari.
Spostare la pista di ghiaccio e la ruota panoramica in luoghi più adatti come il Pergolo o Piazza D’Angiò non dovrebbe essere visto come un ripensamento negativo, ma come un segno di flessibilità e saggezza amministrativa.
Cambiare idea in risposta alle esigenze dei cittadini è un segno di leadership responsabile e attenta, essenziale per il benessere e la sicurezza della comunità.