Genitori Tarantini: La Corte di Giustizia Europea tratterà la causa per la chiusura dell’ex ILVA

La Cancelleria della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha comunicato una notizia di fondamentale importanza il venerdì 8 settembre: la Corte tratterà oralmente la causa presentata dall’Associazione Genitori Tarantini nell’udienza fissata per il 7 novembre 2023. L’annuncio arriva in seguito al rinvio pregiudiziale effettuato dal Tribunale di Milano, al quale l’Associazione si era rivolta per chiedere la chiusura o il fermo degli impianti dell’area a caldo dell’Ilva, situata a Taranto.
La causa, con i legali Maurizio Rizzo Striano e Ascanio Amenduni, è nata da una serie di quesiti posti dai giudici milanesi riguardo alla legittimità di alcune disposizioni contenute nella legislazione speciale “Salva ILVA”. In particolare, si tratta di stabilire se siano legittime le proroghe concesse per l’adeguamento degli impianti alle normative ambientali, se sia lecito rilasciare l’autorizzazione senza una previa valutazione dell’impatto sanitario e se siano legittime le limitazioni riguardo alle sostanze tossiche da monitorare.La decisione di programmare un’udienza di discussione orale, su richiesta dei legali dell’Associazione Genitori Tarantini, dimostra l’importanza che la Corte di Giustizia Europea attribuisce al caso. Tale pratica viene riservata solo a cause di notevole complessità e rilevanza.Inoltre, la Corte ha valutato il caso in questione di massima importanza e ha deciso che la sentenza sarà deliberata dalla sua Grande Sezione, composta da 15 giudici, tra cui il Presidente della Corte, Koen Lenaerst, il Vicepresidente, Lars Bay Larsen e tre presidenti delle sezioni semplici. La Corte ha designato Juliane Kokott come Avvocato Generale.L’Associazione Genitori Tarantini si augura che la Corte di Giustizia Europea faccia finalmente prevalere il diritto comunitario e apra la strada per porre fine alla violazione dei diritti umani dei cittadini di Taranto.In questo momento cruciale, desideriamo esprimere la nostra gratitudine nei confronti degli avvocati Maurizio Rizzo Striano e Ascanio Amenduni, che con dedizione e professionalità hanno continuato a rappresentare gli interessi dei cittadini di Taranto. La loro determinazione è stata fondamentale per portare avanti questa battaglia legale che può avere un impatto significativo sulla vita dei Tarantini e sulla salute dell’ambiente in cui vivono.L’Associazione Genitori Tarantini resta in attesa dell’udienza del 7 novembre 2023 con la speranza che la giustizia prevalga e che si possa finalmente porre fine a questa lunga lotta per la tutela dei diritti umani e dell’ambiente nella nostra amata Taranto.