Come educare i figli: il ruolo del padre e la reazione degli altri

Come educare i figli: il ruolo del padre e la reazione degli altri
Un padre che sgrida il figlio per aver risposto male ad una signora si trova ad affrontare le critiche di chi gli era vicino. Questi lo aggrediscono verbalmente, accusandolo di essere troppo severo e di non rispettare la libertà del bambino. Il padre, però, non si lascia intimidire e difende il suo gesto educativo. Perché lo fa? Quali sono i benefici di una sana correzione paterna? E come reagire alle ingerenze altrui?
L’importanza della correzione paterna
Un genitore ha il dovere di raddrizzare i comportamenti errati dei propri figli, prima che sia troppo tardi. Lo fa per aiutarli a crescere come uomini e donne responsabili, capaci di rispettare se stessi e gli altri. Chi non capisce questo principio fondamentale dell’educazione non lo capirà mai. L’educazione non è solo fatta di sorrisi e complimenti, ma anche di rimproveri e sanzioni. Questi ultimi, però, devono essere sempre proporzionati alla gravità della mancanza e accompagnati da una spiegazione razionale e affettuosa. In questo modo, il bambino capirà che il padre lo ama e vuole il suo bene, anche quando lo sgrida.
Come affrontare le critiche degli estranei
Chi disdice l’arrabbiatura di un genitore, in realtà, non vuole bene al bambino. Al contrario, lo priva della possibilità di imparare dai propri errori e di migliorarsi. Chi si intromette nell’educazione altrui, inoltre, manca di rispetto al ruolo del padre e alla sua autorità. Per questo motivo, il padre deve reagire con fermezza e sicurezza alle interferenze degli estranei. Deve far valere il suo diritto di educare i propri figli secondo i suoi valori e le sue convinzioni. Deve, infine, ricordare che l’esempio è la forma più efficace di educazione. Se il padre si comporta in modo coerente con ciò che insegna, il figlio lo seguirà con fiducia e ammirazione.