Taranto – Non è più con noi il Dott. Forleo

È con profondo dolore che giungono le tristi notizie riguardo alla scomparsa del dottor Oronzo Forleo, una figura di spicco nel campo della pediatria.
La sua lunga e instancabile lotta contro la malattia, che purtroppo lo ha colpito per anni, si è conclusa nella mattina del 30 agosto, all’età di 67 anni. La sua assenza lascerà un vuoto tangibile in coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, rispettarlo e apprezzarne il lavoro instancabile.
Il dottor Forleo ha dedicato gran parte della sua carriera all’Unità di Terapia Intensiva Neonatale presso l’Ospedale Santissima Annunziata, diventando un faro di speranza e competenza per chiunque si sia trovato a incrociare il suo cammino.
La sua dedizione alla cura dei piccoli pazienti è stata un esempio di umanità e professionalità, unendo la sua passione per la medicina con una genuina compassione per il benessere dei bambini e delle loro famiglie.
Il suo lascito non è solo clinico ma anche umano. Oltre alla sua competenza medica, il dottor Forleo ha saputo offrire conforto e sostegno emotivo a famiglie spesso in preda all’ansia e alla preoccupazione.
Il suo sorriso gentile e le sue parole rassicuranti hanno contribuito a creare un ambiente di fiducia e tranquillità, dimostrando che la sua attenzione andava oltre il puramente medico.
In questo momento di profonda tristezza, desideriamo esprimere le nostre più sincere condoglianze alla moglie Vittoria, ai figli Sara e Fabrizio, nonché a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di condividere momenti con il dottor Forleo. La sua eredità continuerà a vivere non solo nelle vite che ha toccato direttamente, ma anche nella comunità medica e nella società, dove il suo esempio rimarrà un faro di ispirazione per chiunque cerchi di coniugare competenza e umanità nell’esercizio della medicina.
Taranto e oltre piangono la perdita di un uomo straordinario, un medico stimato e un’anima gentile. Che il suo ricordo e il suo impegno verso il bene altrui possano rimanere un faro guida per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.
Nota personale di Francesco Leggieri.
Solo due righe personali, forse le potrebbero scrivere nella stessa maniera, tantissimi tarantini.
Il giovane Oronzo, riconobbe una subdola cardiopatia che nemmeno i cardiologi avrebbero diagnosticato, ad uno dei miei figli, solo per caso, una domenica di primavera del 94. Lo visitò per caso, visto che avevamo appuntamento con un altro medico che aveva avuto un problema. Oggi mio figlio vive benissimo, grazie proprio a quella sua intuizione, dopo un intervento a cuore aperto.
Ne parlai con lui in occasione di una sua visita al Fiamma, dal poeta Dino Maiano, poco tempo fa. Che la terra sia lieve, caro Dottore.
