Sanità in crisi: come salvare il sistema pubblico in Italia e in Puglia

Sanità in crisi parte 3: come salvare il sistema pubblico in Italia e in Puglia
La sanità italiana è in difficoltà. L’invecchiamento della popolazione, il blocco del turnover, i tagli alla spesa e la digitalizzazione dei servizi mettono a dura prova il Sistema sanitario nazionale (Ssn). Gli operatori sanitari sono esausti, sottopagati e poco motivati. Cosa si può fare per garantire l’efficienza e la sostenibilità dei servizi di prevenzione, cura e assistenza?
La situazione attuale
Un recente studio dell’Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche) ha evidenziato le criticità del settore sanitario in Italia. Il rapporto “Invecchiare in sanità” ha raccolto le opinioni di 1.803 operatori (medici, infermieri e operatori sociosanitari) che hanno compilato un questionario online. I risultati sono preoccupanti: tre operatori su quattro si lamentano per lo sforzo fisico, nove su dieci per la retribuzione e le prospettive di carriera, quasi tutti per lo sforzo mentale ed emotivo. Inoltre, l’introduzione delle nuove tecnologie digitali richiede una costante formazione e aggiornamento delle competenze.
Le sfide future
Il problema principale è il costante invecchiamento della popolazione, che comporta un aumento della domanda di servizi sanitari da parte degli anziani. Questo implica una maggiore complessità delle prestazioni, una maggiore spesa pubblica e una maggiore pressione sul personale. Allo stesso tempo, il personale del Ssn si sta riducendo e invecchiando. Tra il 2008 e il 2018, si sono persi oltre 41mila posti di lavoro nel settore (dato Agenas 2023). L’età media dei medici è di circa 51 anni e quella degli infermieri di 47. Entro il 2027, si prevede il pensionamento di circa il 28% dei medici e dell’8% degli infermieri. Questo significa che ci saranno meno operatori a disposizione per soddisfare le esigenze dei pazienti.
Le possibili soluzioni
Per affrontare questa situazione, occorre intervenire su più fronti. Innanzitutto, bisogna sbloccare il turnover e favorire l’ingresso di nuove risorse nel settore sanitario. In secondo luogo, bisogna migliorare le condizioni di lavoro degli operatori, aumentando le retribuzioni, le opportunità di carriera e il benessere organizzativo. In terzo luogo, bisogna promuovere la formazione continua e l’innovazione tecnologica, per adeguare le competenze alle nuove sfide. Infine, bisogna rafforzare il rapporto tra sistema pubblico e operatori sanitari privati, per garantire una maggiore integrazione e complementarità dei servizi.
Queste sono alcune delle possibili soluzioni per salvare la sanità pubblica in Italia e in Puglia.
Sanità in crisi
Leggi anche:
Parte 1 – Sanità in crisi – Invecchiamento
Parte 2 – Sanitàin crisi – crisi del personale