Martina: chiusura imminente del Reparto di Nefrologia e Dialisi. Dove sono i politici locali?

L’Ospedale della Valle d’Itria di Martina Franca si prepara a un duro colpo: il reparto di Nefrologia e Dialisi è prossimo alla chiusura.
Questa notizia proviene direttamente dai pazienti e dai loro familiari che oramai vivono la propria esistenza in quel reparto.
Rappresenta una grave sconfitta per la sanità locale e conferma le denunce precedenti riportate da questa testata riguardo alla carenza di personale medico e infermieristico nell’Ospedale Martina, nel momento in cui si vorrebbero aprire altre mega strutture senza capire con quale persoale..
Già alcuni mesi fa avevamo affrontato il problema, evidenziando come il numero di medici fosse diminuito drammaticamente, con solo sei medici anziché gli undici previsti dalla Pianta Organica.
Ad oggi, la situazione è ancora peggiore: sono rimasti solo tre medici a fare turni di reperibilità e notti, e la dialisi non può essere continuata senza un adeguato supporto medico.
La chiusura imminente del reparto è ormai una certezza.
La stessa dirigente del reparto dott.ssa Anna Lisa Marangi che oramai aveva dichiarato per motivi personali di andarsene in pensione, avrebbe deciso per spirito di sacrificio di rimanere ma senza garantire la reperibilità. In pratica il suo sacrificio sarebbe vano ed inutile per far rimanere aperto il reparto di Nefrologia e la dialisi.
I politici locali (che è difficile reperire) hanno dimostrato di non essere all’altezza della situazione, offrendo solo interventi cosmetici anziché soluzioni strutturali.
Le loro promesse sono state come la neve che si scioglie lasciando solo fango di delusione.
Il Consigliere regionale Donato Pentassuglia, ad esempio, aveva dichiarato in un’intervista televisiva che ci aveva rilasciato che la situazione del reparto di Nefrologia e della dialisi era risolta grazie al richiamo di alcuni medici in pensione.
Sembra che questi stessi medici abbiano ora fatto un passo indietro e vogliono godersi in santa pace la pensione.
C’è anche chi non si è fatto sfuggire un concorso che ha vinto per correre in un’altra sede
Rimangono solo tre medici, ormai allo stremo anche per le ferie mancate a dover fare reperibilità.
Questo significa chiusura sia del reparto i Nefrologia, sia della dialisi.
Dove andranno coloro che periodicamente hanno bisogno di queste terapie?
La mancanza di una struttura adeguata mette a rischio l’intero reparto di nefrologia, e i pazienti ne saranno le principali vittime.
Già nei prossimi giorni, il reparto sarà ufficialmente chiuso per lavori alle finestre, ma le voci che circolano tra i pazienti suggeriscono che potrebbe non riaprire più.
Questo è il triste risultato di una gestione disastrosa della Sanità Pugliese, oramai indebitata fino all’osso, alimentata solo da propaganda e promesse andate a vuoto.
L’Assessore Regionale Donato Pantassuglia si trova ora in difficoltà, con le sue dichiarazioni propagandistiche fatte in campagna elettorale, smentite ora dai fatti, ma sicuramente non tarderà a farsi sentire a … parole (vorremmo essere smentiti con i fatti)

Lo stesso Assessore aveva annunciato addirittura l’imminente apertura del reparto di rianimazione, forse pensando di affidarsi agli scout
Non era al corrente che per aprire il Reparto di Rianimazione ci vorrebbero dieci unità tra anestesisti e rianimatori, così come un adeguato numero di infermieri ed in Puglia, di rianimatori ed anestesisti ne mancano nella pianta organica complessivamente 500.
Dall’altra parte, l’opposizione si limita a sfilate di selfie in Ospedale che in pratica non portano a nulla, mentre le vitime di queste vicende sono i cittadini e, soprattutto, gli ammalati.

Siamo disposti a dare voce a chiunque possa asserire il contrario, ma in questo momento abbiamo molti dubbi sul fatto che tali voci possano farsi sentire.
La realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti: il Reparto di Nefrologia e Dialisi è sull’orlo della chiusura e la popolazione ne pagherà le conseguenze.
La situazione dell’Ospedale di Martina rappresenta solo la punta dell’iceberg per la sanità in Puglia.
È urgente che vengano prese misure concrete per affrontare la carenza di personale medico e risolvere le criticità che affliggono il sistema sanitario regionale.
I pazienti meritano un’assistenza adeguata e non possono essere abbandonati a un destino incerto.