Mazzarano (PD) condannato per corruzione elettorale: “MASSAFRATTIVA” chiede intervento delle autorità

Il consigliere regionale Michele Mazzarano è stato condannato definitivamente per il reato di corruzione elettorale. La sentenza n. 1077/2021, confermata dalla Corte penale di appello di Lecce sezione staccata Taranto con la sentenza n. 557/2022 e dalla Corte di Cassazione, ha stabilito una pena di 9 mesi di reclusione, sospesa e senza menzione.
Tuttavia, ciò non è l’unico aspetto riguardante la sentenza. Ai sensi dell’art.102 del D.P.R.570/1960, è stata comminata una pena accessoria che comporta la sospensione dal diritto elettorale e da tutti i pubblici uffici per la durata di 5 anni. Nonostante la sospensione condizionale della pena operi per la pena principale, nel caso della sospensione dalle funzioni pubbliche e dal diritto elettorale, essa non viene applicata.
A far luce sulla situazione è il presidente del comitato cittadino “Massafrattiva,” Cosimo Maraglino, che ha recentemente indirizzato una lettera alle seguenti istituzioni: Prefettura di Taranto, Prefettura di Bari, Presidente della Giunta Regionale, Segreteria Generale del Consiglio Regionale, Segretario Generale del Comune di Massafra e l’Ufficio Elettorale di Massafra. Nel testo della missiva, il presidente Maraglino chiede informazioni riguardo ai provvedimenti intrapresi per l’esecuzione del giudicato.
“Chiediamo di fornire chiarimenti sulle azioni che sono state messe in atto per far rispettare la sentenza definitiva nei confronti del consigliere regionale condannato,” ha dichiarato. La sua organizzazione, Massafrattiva, si impegna attivamente nella tutela della legalità e della trasparenza nella politica locale, sostenendo l’importanza del rispetto delle sentenze giudiziarie.