MastroCiccio tra le aziende premiate dall’ONU per l’integrazione dei rifugiati!

MastroCiccio Srl, un ristorante di successo situato nel cuore di Corso Vittorio Emanuele, è stato premiato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) per la sua straordinaria dedizione all’integrazione dei rifugiati.
Tra i 167 premiati, tra cui grandi aziende come Amazon, Nespresso e Ikea, MastroCiccio è stato riconosciuto per la sua iniziativa di assunzione di due donne nigeriane di nome Joy, vittime di tratta e provenienti dal progetto “Welcome working for refugee integration” dell’Unhcr, l’Agenzia ONU per i Rifugiati.
Da oltre un anno e mezzo, Joy Felix e Joy Uwalaka sono diventate membri a pieno titolo del team di MastroCiccio grazie all’intermediazione del consorzio Mestieri Puglia, che si impegna a favorire l’occupazione e perseguire la cooperazione sociale.
Fabio Mastrandrea, proprietario di MastroCiccio, ha spiegato che sono state proprio loro a proporre l’assunzione di queste due donne, rispondendo così all’appello dell’ONU.
La filosofia dell’azienda è quella di contribuire a un mondo migliore offrendo opportunità di lavoro non solo a individui svantaggiati dal punto di vista sociale, ma a tutte le persone che condividono un ambizioso progetto di valorizzazione della filiera alimentare pugliese, rappresentato dal movimento Mordi La Puglia.
Mastrandrea ha sottolineato l’importanza di valorizzare le competenze dei lavoratori e il loro background culturale per arricchire la squadra di MastroCiccio. Grazie alla presenza di Joy Felix e Joy Uwalaka, il ristorante ha imparato ad eseguire l’autentica preparazione del cous cous.
Le due donne si sono dimostrate di grande aiuto come cuoche e addette al lavaggio dei piatti. Inizialmente previsto a tempo parziale, il loro impiego è stato regolarizzato e ora lavorano a tempo pieno presso MastroCiccio.
Mastrandrea ha espresso l’intenzione di offrire loro un contratto a tempo indeterminato in futuro.
L’iniziativa di MastroCiccio ha beneficiato anche dell’aumento della presenza femminile sul posto di lavoro. A livello nazionale, il progetto Welcome ha registrato un significativo incremento della percentuale di donne inserite, passando dal 10% nel 2021 all’attuale 18%. Complessivamente, quasi 9.300 rifugiati sono stati inseriti nel mercato del lavoro italiano.
La Nigeria e il Pakistan si confermano come i principali Paesi di origine dei rifugiati, mentre sono stati inseriti circa 400 rifugiati ucraini.