Bari: due giorni di formazione sul carcinoma mammario

Bari: due giorni di formazione sul carcinoma mammario
Nuove terapie per il tumore al seno avanzato
Il 30 giugno e il 1 luglio si terrà a Bari un evento formativo dedicato al carcinoma mammario.
L’iniziativa, organizzata dal Policlinico di Bari, vedrà la partecipazione di specialisti e medici del territorio.
L’obiettivo è confrontarsi sui percorsi diagnostici e terapeutici delle pazienti oncologiche.
La prima giornata sarà focalizzata sul tumore al seno avanzato, che interessa circa 37.000 donne in Italia.
Grazie alle scoperte scientifiche, queste pazienti possono beneficiare di trattamenti innovativi.
Questi sono in grado di prolungare la sopravvivenza e preservare la qualità di vita.
La seconda giornata, invece, sarà dedicata ai risultati presentati al convegno ASCO 2023 (American Society of Clinical Oncology).
Si tratta del più importante evento mondiale sull’oncologia, che riunisce oncologi da tutto il mondo.
Si parlerà degli studi clinici più recenti per tutte le forme neoplastiche, con particolare attenzione alla mammella in tutti gli stadi.
Il ruolo delle associazioni pazienti e delle donne in rosa
Un aspetto importante dell’evento sarà il coinvolgimento delle associazioni pazienti, che daranno voce alle donne in rosa.
Queste reclamano il bisogno che i progressi scientifici vadano di pari passo con la disponibilità delle risorse sul territorio.
Queste sono necessarie per supportare le pazienti anche nella forma avanzata.
A impreziosire la giornata ci sarà anche un omaggio alle donne che sono guarite, che combattono ogni giorno o che hanno lottato con forza e tenacia.
Si tratta di un gesto per valorizzare le donne e il loro ruolo nella società.
Il presidente dell’evento è Vito Lorusso, i co-presidenti sono Francesco Giotta e Stefania Stucci.
Quest’ultima, oncologa, spiega: “Il tumore al seno colpisce ogni anno 55.000 mila donne in Italia, una su otto nell’arco della vita.
Grazie alla ricerca scientifica è migliorata la comprensione dei meccanismi biologici delle cellule tumorali.
Questo ha perfezionato le terapie innovative, sempre più selettive e tollerabili”.