Bari: richiesta di intervento dell’Esercito solleva controversie

Bari è una città insicura secondo il viceministro della Giustizia, Paolo Sisto, che ha sollevato il dibattito sulla sicurezza cittadina.
Le recenti manifestazioni di criminalità, tra cui un corteo di scooter e moto contromano davanti al carcere dopo i funerali di un giovane motociclista, hanno spinto Sisto a richiedere un intervento dell’Esercito per garantire l’ordine e la sicurezza nelle strade.
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha preso le distanze dall’atto simbolico negativo del corteo e ha sottolineato l’importanza delle indagini condotte dalla magistratura e dalle forze dell’ordine per fare luce sull’incidente stradale mortale. Decaro ha anche menzionato una richiesta precedente di presidi militari nelle piazze di Bari per ripristinare il controllo come in passato.
La proposta di coinvolgere l’Esercito nell’operazione di sicurezza ha scatenato controversie. Il sindacato Silp Cgil ha criticato le parole del viceministro, affermando che la sicurezza interna spetta alle forze di polizia e non all’Esercito. Il segretario del sindacato, Pietro Colapietro, ha sottolineato la necessità di rispettare i principi di uno stato democratico e ha richiesto maggiori risorse e supporto per le forze di polizia.
Il sindacato dei carabinieri ha espresso preoccupazione per la recente escalation di minacce e insulti rivolti ai militari dopo la morte del motociclista. Il segretario regionale del sindacato, Nicola Magno, ha chiesto una risposta immediata da parte della magistratura e dei vertici, condannando fermamente l’azione intimidatoria e diffamatoria nei confronti dell’Arma dei carabinieri.
La discussione sulla sicurezza a Bari continua, con posizioni divergenti riguardo all’intervento dell’Esercito. Mentre il sindaco Decaro sostiene la richiesta di presidi militari, il sindacato Silp Cgil insiste sul ruolo delle forze di polizia nella gestione della sicurezza interna.
Nel frattempo, il sindacato dei carabinieri chiede giustizia e serenità per la città, condannando l’odio diffuso da coloro che minacciano l’Arma e i suoi membri.
La situazione richiede una soluzione equilibrata che garantisca la sicurezza dei cittadini di Bari, ma anche il rispetto delle competenze delle forze dell’ordine e dei principi democratici.