Maleducazione e permissivismo: Bari ha bisogno di cambiare

Maleducazione e permissivismo: Bari ha bisogno di cambiare
La città di Bari è stata teatro di un episodio che ha fatto il giro d’Italia: un corteo funebre di moto e scooter contromano davanti al carcere per salutare un 27enne morto in un incidente stradale.
Un gesto di sfida alle regole e alle istituzioni che ha suscitato indignazione e preoccupazione.
Un simbolismo criminale preoccupante
Il corteo funebre è stato definito dal sindaco Antonio Decaro un “simbolismo criminale preoccupante” che “esibisce arroganza e disprezzo per le regole”.
Il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto ha parlato di “un’immagine pessima che non fa bene certamente a Bari” e ha invocato l’urgenza dell’Esercito a Bari per monitorare la dilagante criminalità nel capoluogo.
Il 27enne Christian Di Gioia, secondo gli inquirenti, non si sarebbe fermato a un posto di blocco dei Carabinieri, finendo per scappare e andare fuori strada.
La famiglia e gli amici del ragazzo hanno invece accusato i militari di averlo speronato e provocato la mortale caduta.
Chi è responsabile della situazione?
Ma chi è responsabile di questa situazione? Sono solo i giovani a essere maleducati e permissivi o sono le regole e le leggi a essere troppo deboli e inefficaci?
Siamo noi quelli che abbiamo rifiutato l’educazione dei nostri padri e che abbiamo modificato usi e costumi in peggio?
Siamo noi quelli che abbiamo tollerato e difeso comportamenti illeciti e irresponsabili?
Forse è il momento di cambiare rotta e di abbandonare quella generazione che ha lanciato il tutto è permesso, dalle frodi alla mala educazione, dal menefreghismo al disinteresse.
Oppure tra qualche anno ci ritroveremo in una bolgia di caos e malavita. Fermare oggi per evitare domani.
Smettila … te lo buco quel pallone!!!