Arresti per concorso truccato per le assunzioni in Aeronautica

Nelle province di Foggia, Napoli, Roma, Taranto e Benevento, i Carabinieri del ROS hanno condotto un’operazione di arresto che ha coinvolto sei sottufficiali e un ufficiale dell’Aeronautica Militare, insieme a un dipendente del Ministero della Pubblica Istruzione. Queste persone sono state ritenute responsabili di vari reati, tra cui corruzione, traffico di influenze illecite, falso e sostituzione di persona.
Inoltre, i Carabinieri hanno eseguito un sequestro preventivo di 523.500 euro nei confronti di due sottufficiali, considerati i principali indagati. Gli arresti e i sequestri sono stati possibili grazie alle attività investigative condotte dal Raggruppamento Operativo Speciale nel corso del 2021.
Secondo le informazioni disponibili, due sottufficiali dell’Aeronautica Militare, assegnati al 32° Stormo di Amendola, avrebbero partecipato a un sistema corruttivo mirato a influenzare le procedure di reclutamento delle Forze Armate e delle Forze di Polizia. Alcuni soggetti ancora non identificati avrebbero collaborato con loro.
Il procedimento penale coinvolge diverse persone, tra cui genitori e parenti di aspiranti candidati a concorsi, un sottufficiale in congedo dell’Aeronautica Militare e un sottufficiale della Guardia di Finanza. Durante le indagini, su disposizione della Procura di Foggia, sono state effettuate perquisizioni domiciliari lo scorso novembre, durante le quali sono stati trovati circa 215.000 euro in contanti, orologi di valore e altri beni sospettati di essere il provento di attività illegali.
Uno degli aspetti significativi dell’indagine riguarda il coinvolgimento di due sottufficiali, che seguivano i candidati sin dalle prime fasi dei concorsi e si occupavano della loro preparazione. Uno dei sottufficiali teneva lezioni presso la sua abitazione, che includevano simulazioni relative alle prove concorsuali e colloqui psicologici, considerati essenziali per superare i concorsi.
Sfruttando le loro connessioni con pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio responsabili del reclutamento, i due sottufficiali avrebbero fornito prove concorsuali in anticipo o interferito con le votazioni di alcuni esami, come quelli delle prove fisiche o delle visite mediche per verificare l’idoneità fisica. In cambio di queste azioni, ricevevano pagamenti illeciti.
Il denaro era gestito e raccolto da due sottufficiali dell’Aeronautica, i quali avrebbero ricevuto pagamenti dai genitori dei candidati, spesso senza che questi ultimi ne fossero a conoscenza. In cambio di queste somme, garantivano il successo dei candidati durante le procedure di concorso.