Regione Puglia, Fratelli d’Italia denuncia sprechi e favoritismi, ma la magistratura prende il caso in mano
La sanità pugliese targata Emiliano continua ad essere al centro di scandali e inchieste, come denunciato da Fratelli d’Italia (FDI) già due anni fa. Oggi, a occuparsi del caso è la magistratura. Il gruppo regionale di FDI, composto dal capogruppo Francesco Ventola e dai consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro, ha emesso una dichiarazione congiunta per esprimere il proprio disappunto sulla gestione della sanità in Puglia.
I rappresentanti di FDI evidenziano lo scandalo che ha coinvolto la Protezione civile, nonché l’inchiesta penale su Universo Salute. “È questa la Sanità targata Emiliano”, affermano con fermezza. I casi di malversazione finanziaria e decisioni economicamente illogiche non sono certo una novità per il gruppo regionale di FDI, che ha denunciato tempestivamente tali sprechi. Se solo queste questioni fossero state oggetto di confronto e chiarimento in precedenza, forse altri organi istituzionali avrebbero potuto evitare di doversene occupare oggi.
“La politica dovrebbe agire prima della magistratura, perché ‘sana’ prima… un concetto che dovrebbe essere caro al presidente Emiliano. E invece no!”, afferma il comunicato di FDI. Il partito ha evidenziato il proprio impegno nel perseguire la verità riguardo agli sprechi della Protezione civile, arrivando persino a inseguiti assessori, dirigenti e funzionari fino allo sfinimento per ottenere accesso alle documentazioni relative all’ospedale Covid in Fiera, alla Fabbrica delle mascherine e ai carichi di dispositivi di protezione individuale provenienti dalla Cina.
L’attenzione di FDI si è concentrata anche su Universo Salute, quando il partito ha denunciato la disparità nella retta riservata alla RSA con sede a Foggia rispetto alle altre RSA pugliesi. Inoltre, il capogruppo di allora, Zullo, attualmente senatore, ha presentato una proposta di legge per istituire una Commissione che indagasse sulle pratiche differenziate delle varie Asl pugliesi nei confronti delle RSA. L’obiettivo era comprendere come mai alcune strutture fossero state inserite nella rete Covid senza una tariffa predeterminata, violando l’art. 8 del Decreto Legislativo 502/92 e le successive modifiche.
Le interrogativi sollevati da FDI due anni fa restano senza risposta fino ad oggi, come sottolinea la nota. “Spiace che le risposte debbano essere lette dai giornali che riportano scandali e inchieste, anziché essere fornite direttamente da Emiliano”, afferma FDI con delusione.
La magistratura, nel frattempo, ha preso in mano il caso, aprendo inchieste sulla sanità pugliese. Resta da vedere quali sviluppi avranno queste indagini e se porteranno alla luce ulteriori irregolarità nella gestione sanitaria dell’amministrazione Emiliano.
Le speranze di FDI sono che gli sprechi e i favoritismi denunciati vengano affrontati con tempestività e trasparenza, al fine di garantire una gestione più efficace e responsabile della sanità pugliese, ponendo così fine a uno scenario di scandali e inchieste.