Fondi Europei alla Puglia: dubbi sulla loro gestione nell’incontro tra Emiliano e Fitto

Nonostante l’orgoglio del governatore della Puglia, Michele Emiliano, nell’essere al primo posto in Italia per l’utilizzo dei fondi europei, il recente incontro a Roma con il ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto, ha sollevato alcune questioni sul loro uso efficace.
Il governatore Emiliano ha richiamato l’attenzione sul Fondo di sviluppo e coesione (Fsc), chiedendo di sbloccarlo per permettere a oltre 4700 imprese pugliesi di iniziare a investire. Tuttavia, ci sono dubbi sul fatto che questi fondi siano stati utilizzati in modo efficace in passato, e questo potrebbe aver causato l’attuale stallo.
Nonostante la Regione Puglia abbia mostrato un livello di spesa certificata per i fondi strutturali Fesr e Fse al 90%, e per il Fondo di Sviluppo e Coesione (Fsc) di circa 972.892.307,16 euro, pari al 50% dell’allocazione totale, non è chiaro se questi fondi siano stati utilizzati nel modo più efficiente possibile.
Il ministro Fitto ha sottolineato la necessità di fare chiarezza sulle attività del passato, prima di iniziare nuovi programmi di spesa. La sua posizione suggerisce dubbi sulla gestione dei fondi nel corso degli anni e sulla necessità di maggiore trasparenza.
C’è il rischio che un’attenzione eccessiva all’ordine e alla trasparenza possa ritardare ulteriormente l’utilizzo dei fondi. Tuttavia, questa è un’opportunità per affrontare eventuali problemi di spreco e inefficienza che potrebbero aver caratterizzato l’uso dei fondi in passato.
I fondi europei rappresentano un’opportunità di crescita per la Puglia, ma è fondamentale garantire che siano utilizzati in modo efficace. Il rischio di spreco di risorse preziose è reale e richiede una gestione accurata e trasparente.
La strada verso la soluzione migliore per la Puglia potrebbe essere ancora lunga, e il dibattito sullo spreco di fondi europei potrebbe continuare a dominare il discorso politico.
Nonostante ciò, è essenziale che l’attenzione rimanga concentrata sullo sviluppo e il benessere della Puglia, e sul garantire l’uso più efficiente possibile di queste risorse.