Il fantasma del povero Piero”: l’arte del teatro come risorsa riabilitativa per i disabili psichiatrici

La video intervista ai protagonisti dell’evento che ha raccolto applausi a scena aperta
Il 26 maggio 2023, l’Auditorium Comunale di Locorotondo è stato il palcoscenico per la rappresentazione della commedia “Il fantasma del povero Piero”.
Una divertente narrazione in due atti scritta da Camillo Vittici che racconta di una famiglia alle prese con la ricerca di una vincita al lotto misteriosamente scomparsa.
Nonostante l’assistenza di una medium, un mago e un prete, i protagonisti scopriranno che la ricchezza sperata non si materializzerà, in un finale a sorpresa carico di emozioni.
Ma ciò che ha reso questa commedia speciale è la troupe di attori dietro la performance.
Infatti, il cast era composto dagli ospiti dei centri diurni Reverie e Anila, gestiti dalla Madsas s.r.l.

Questi centri, guidati dal Dott. Modesto Di Noia, adottano un approccio innovativo alla riabilitazione psichiatrica.
Promuovono l’idea che le persone affette da disabilità psichiatrica possono essere una risorsa per la società. Forniscono servizi semi-residenziali a persone tra i 18 e i 60 anni, sostenendo lo sviluppo di competenze sociali e lavorative.
Grazie a un’approccio basato sulla promozione di abilità personali e sociali, i Centri Diurni Riabilitativi mettono in atto strategie volte a sviluppare autonomia, relazioni interpersonali e competenze lavorative.
L’obiettivo è promuovere la cultura dei diritti delle persone con disabilità psichiatrica, contrastare lo stigma sociale associato a questi disturbi e fornire percorsi di salute mentale sostenibili e appaganti.

Il regista Maurizio Di Pierro, che ha ricevuto applausi e consensi per il lavoro straordinario che è riuscito a realizzare, ha condiviso le sue impressioni sulla rappresentazione: “Questa esperienza è stata una delle più belle della mia vita.
Nonostante le iniziali perplessità, il laboratorio teatrale che ha portato alla messa in scena di “Il fantasma del povero Piero” si è rivelato un’esperienza incredibilmente arricchente.
La passione e l’impegno dei ragazzi, al loro debutto sul palcoscenico, sono stati travolgenti.
La loro sincerità e affetto mi hanno mostrato l’importanza di un abbraccio ‘vero’ e mi hanno ricordato quanto sia importante imparare sempre e non avere paura di affrontare gli ostacoli”.

Grazia Grassi, la coordinatrice del centro, ha avuto un ruolo fondamentale. La sua leadership e abilità organizzativa hanno reso possibile questo evento..
Per saperne di più su questa straordinaria iniziativa, vi invitiamo a guardare l’intervista agli organizzatori e al regista dell’evento realizzata da Puglia Press TV
Questa rappresentazione dimostra il potere del teatro come strumento di riabilitazione, mettendo in luce il talento e il valore di chi ha affrontato sfide personali e psichiatriche, e come possano arricchire la società con la loro unicità e resilienza.
La rappresentazione ha dimostrato come, con il supporto e le opportunità giuste, le persone con sfide psichiatriche possano arricchire la società con la loro unicità e resilienza.