Massimo Giove a ruota libera sul suo Taranto

Nell’ambito di un’interessante intervista, il presidente del Taranto Massimo Giove rompe finalmente il lungo silenzio, concedendo la sua voce ai microfoni di Gianni Sebastio, direttore dell’emittente regionale Antenna Sud.
In questa occasione, Giove offre un’analisi dettagliata della stagione appena trascorsa, caratterizzata da un inizio complicato ma, in definitiva, soddisfacente. Non manca di sottolineare con enfasi la destrezza e l’intuito dimostrati nell’opportuno cambio di rotta, con l’arrivo del nuovi allenatore (Capuano) e del direttore sportivo (Evangelisti).
Nonostante alcuni episodi sfortunati in fase offensiva e alcune decisioni arbitrali svantaggiose, Giove afferma con fermezza che il Taranto avrebbe meritato di partecipare ai playoff.
Il presidente manifesta una profonda ammirazione per Capuano, definendolo un allenatore eccezionale e un’autentica enciclopedia del calcio. Lode particolare viene tributata alla dedizione di Capuano nello studio e nella preparazione meticolosa di ogni partita, prestando attenzione ai minimi dettagli.
Inoltre, Giove sottolinea la capacità di Capuano di valorizzare i giovani giocatori, un aspetto cruciale per garantire la crescita del club, anche nei settori giovanili.
Per quanto riguarda il Direttore Sportivo, Giove annuncia con convinzione l’arrivo di un giovane collaboratore, destinato a lavorare a stretto contatto con la presidenza e Capuano, al fine di ottenere i migliori risultati possibili.
Il “Massimo” dirigente riconosce che il campo di gioco rappresenta il giudice supremo dei risultati conseguiti. Pertanto, assegna a Capuano la responsabilità di selezionare il metodo di gioco che meglio si adatti alla costruzione della squadra.
Poi afferma, con decisione, che l’ossatura del Taranto non subirà stravolgimenti e che la squadra dispone ancora di un ampio margine di miglioramento. Giove si concentra sulla necessità di potenziare i reparti di centrocampo e attacco. Inoltre, sottolinea l’importanza di giocatori chiave come Vannucchi, Bifulco, Ferrara, Mastromonaco, Manetta e Antonini, tenendo in debita considerazione anche l’aspetto economico e valutando eventuali offerte vantaggiose provenienti da categorie superiori.
Si autodefinisce un grande tifoso, enfatizzando il fatto che la sua passione per il calcio lo spinge a perseverare nonostante le difficoltà che deve affrontare. Pur ammettendo di non seguire i social media e di non farsi influenzare dalle critiche negative, apprezza il sostegno appassionato che riceve dai tifosi, che lo incitano a non abbassare la guardia.
Giove dichiara con risolutezza di continuare sulla propria strada in quanto tifoso, affermando che la visione della maglia rossoblù e lo scenario dello stadio lo riempiono di un’indescrivibile magnificenza. Non nasconde le difficoltà che deve affrontare, ma sottolinea che il Taranto è diventato un punto di riferimento e un baluardo per la città, che si trova in un territorio afflitto da numerose problematiche.
Rivolgendosi al futuro con slancio, Giove afferma con determinazione che il club sta già pianificando la formazione di una squadra di grande rilievo, con l’obiettivo fermo di qualificarsi per i playoff. Tuttavia, è consapevole della sfida ardua che rappresenta la conquista del campionato, considerando le squadre avversarie nel proprio girone e l’elevato livello di competitività che caratterizza il torneo.