Tentato omicidio, sequestro di persona e porto abusivo di armi: a Paolo VI in 4 finiscono in manette

Taranto – Nella mattinata odierna, la Squadra Mobile di Taranto ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale Ordinario di Taranto. L’operazione è il risultato delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Taranto riguardanti la sparatoria avvenuta il 1° febbraio nel quartiere Paolo VI. Inoltre, un quarto individuo è stato arrestato con l’accusa di aver agevolato la fuga di due dei tre autori.
Il conflitto a fuoco era stato segnalato nella tarda mattinata del 1° febbraio, quando la centrale operativa della Polizia di Stato ha ricevuto diverse chiamate riguardanti l’incidente avvenuto nel quartiere Paolo VI a Taranto. Gli agenti di polizia, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a catturare un uomo armato di pistola e lo hanno arrestato in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma clandestina.
Nel frattempo, gli agenti della Squadra Mobile hanno notato due autovetture abbandonate nelle vicinanze, con gli sportelli aperti, che sono risultate appartenere a due dei sospetti coinvolti. All’interno di una delle auto sono state rinvenute una pistola semiautomatica, un revolver e un bossolo di calibro diverso rispetto a quelli trovati nelle due pistole. La successiva ispezione del luogo ha permesso di recuperare numerosi bossoli esplosi da tre armi differenti.
Grazie alle registrazioni acquisite e ad ulteriori indagini tecniche, la Procura della Repubblica ha potuto identificare i presunti autori della sparatoria e ricostruire la dinamica dei fatti. Le indagini hanno rivelato che il conflitto a fuoco era legato a dissapori di natura familiare tra due dei soggetti coinvolti.
I tre presunti autori della sparatoria, tutti residenti a Taranto e di età compresa tra i 31 e i 41 anni, sono stati arrestati con accuse che includono tentato omicidio, sequestro di persona e porto abusivo di armi. Il quarto individuo, responsabile di agevolare la fuga di due dei sospetti, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi.
La pericolosità dei soggetti coinvolti, come evidenziato dagli arresti precedenti, suggerisce un coinvolgimento in contesti criminali strutturati. Uno dei sospetti è stato arrestato in passato per reati correlati alla criminalità organizzata e al traffico di droga, mentre gli altri due sono stati trovati in possesso di armi illegali e proventi di furto in occasioni separate.
L’operazione condotta dalla Polizia di Stato testimonia l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la violenza e il crimine nel territorio e garantisce la sicurezza della comunità.