Contrasto alle truffe dei falsi nipoti, gli anziani non più soli

Contrasto alle truffe dei falsi nipoti, gli anziani non più soli Storie sempre più frequenti di raggiri ai danni di persone anziane che in qualità di vittime più solitarie e deboli, si fidano con infantile ingenuità di chi invece è pronto ad ingannarli con crudeltà.
Le cronaca riporta quotidianamente episodi di criminali che approfittano della buona fede dei cittadini, soprattutto anziani adottando strategie per carpire la fiducia delle loro vittime. Per non cadere in questi raggiri, la prevenzione risulta essere la migliore difesa, al fine di sviluppare sempre una maggiore consapevolezza riguardo al fenomeno e di dare utili consigli sulle principali azioni di contrasto da adottare, dalle principali modalità utilizzate dai truffatori e dai malintenzionati che cercano di introdursi nelle abitazioni, fornendo utili suggerimenti su come potersi proteggere dai raggiri o diffidare di telefonate sospette e di sconosciuti che si palesano alla porta di casa, anche se preavvisati.
Contrasto alle truffe dei falsi nipoti, gli anziani non più soli

Tra le raccomandazioni più importanti, quelle di non sottovalutare i vari scenari che si possono presentare, diffidando innanzitutto dall’aprire la porta di casa a sconosciuti, che possono, come accade di consueto, presentarsi negli orari più inusuali e camuffarsi con apparenza distinta, sorriso cordiale, aspetto amichevole, in funzionari di Enti vari, del Comune o delle Poste, incaricati Inps, Inail, Asl o magari tecnici del gas, della luce. Soprattutto se in quel momento si è da soli a casa, non mandare i bambini ad aprire la porta o comunque controllare prima dallo spioncino e ancora, non consegnare mai denaro, oggetti di valore, diffidando sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili.
I recenti episodi accaduti in Puglia (il «finto nipote» che raggira una 80enne a Statte nel Tarantino e una coppia di anziani a Bari o il «finto dipendente» delle Poste che spilla 600 euro nel Brindisino), rappresentano due tra i tantissimi casi che non vengono alla luce perché le vittime anziane non denunciano la truffa.
I Carabinieri ribadiscono di richiedere a chi si dovesse presentare quale operatore delle Forze dell’Ordine, l’esibizione del tesserino e soprattutto di non esitare a contattare, in caso di ogni tipo di esigenza o anche solo per eventuale titubanza, il numero gratuito di emergenza 112.
Contrasto alle truffe dei falsi nipoti, gli anziani non più soli
Subdole e fantasiose, le tecniche adottate dai truffatori hanno schemi ricorrenti: conoscerli è il primo passo per difendersi.
L’obiettivo è quello di informare e far acquisire ai partecipanti sempre più la consapevolezza di un concetto importante: quello della “sicurezza partecipata”, utile al fine di prevenire i reati e promuovere in modo sempre più proficuo l’indispensabile collaborazione con chi è impegnato a contrastarli.
I recenti dati diffusi dal Viminale nel 2022 è stato registrato un decremento minimo (-2%) del numero di vittime totali del reato di truffa rispetto al 2021, le vittime over 65 sono invece aumentate del 13,3% e del 6,1% nel 2021 e nel 2022.

Tra le principali raccomandazioni, quella di avere sempre “accortezza” nelle varie situazioni che si possono presentare, diffidando innanzitutto dall’aprire la porta di casa a sconosciuti, che possono, come accade di consueto, presentarsi, con eleganza e gentilezza, quali funzionari delle Poste, dell’INPS oppure avvocati o appartenenti alle Forze dell’Ordine. Bene è, in questi casi, rivolgersi a parenti o anche vicini di casa per richiedere supporto evitando di pagare in contanti, nel caso di venditori porta a porta, bensì mediante bollettino postale così da avere conferma della società che ha offerto il prodotto e garanzia dell’avvenuto acquisto.
