SS Annunziata, sospensione servizio “Accoglienza e Umanizzazione” e inadeguatezza sala d’aspetto pazienti Pronto Soccorso

E’ la lunga nota del consigliere regionale Antonio Scalera (La Puglia Domani) che tocca uno dei tasti più dolenti della sanità pugliese ovvero il nosocomio del Santissima Annunziata di Taranto. Un ospedale che da tempo non riesce più a smaltire le costanti emergenze che entrano nel suo pronto soccorso e che oggi vede anche la sospensione del servizio “Accoglienza e Umanizzazione”

“Ho chiesto un’interrogazione urgente – scrive il consigliere Scalera – all’Assessore alla Sanità Rocco Palese, sulla questione del servizio “Accoglienza e Umanizzazione” e inadeguatezza sala d’aspetto Pronto Soccorso. Il servizio è stato attivo da febbraio – luglio 2021 in periodo di pandemia, improvvisamente sospeso nel luglio 2021. Ha avuto come obiettivo il miglioramento dell’accoglienza, dell’accompagnamento al triage della persona, l’aiuto fisico, l’ascolto e la relazione empatica, la comunicazione attiva tra, paziente sanitari (medici, infermieri, Oss) e parenti”.
E ancora: “Un piano di lavoro completo, consistente nella presa in carico della persona e nell’informazione dei suoi familiari nel momento dell’arrivo in Pronto Soccorso e nelle fasi immediatamente successive che precedono e seguono il Triage, in cui durante le fasi del percorso del paziente, i famigliari potevano richiedere interventi di sostegno e di comunicazione che rientravano nel complessivo orientamento verso l’Umanizzazione del servizio di emergenza, nella direzione del benessere dei pazienti e famigliari”.
“Contrariamente alla buona prassi durata pochissimi mesi, – continua Scalera – all’Ospedale SS Annunziata di Taranto, è interrotto il virtuoso servizio di accoglienza; la sala d’aspetto per gli sfortunati parenti dei pazienti costretti a ricorrere al disagiato servizio PS è posizionata all’aperto su sedili di metallo, dunque al freddo d’inverno ed al caldo d’estate, sotto una improbabile tettoia di materiale plastico ed in cui non sono presenti nemmeno distributori di beni di prima necessità ( acqua, caffè, bibite varie), se non alla fine di una lunga scala in cui è assente anche il montascale per i disabili; Le lunghissime ed estenuanti file che notoriamente i pazienti del pronto soccorso sono costretti a subire e con essi i lori parenti, certamente non rendono semplice l’attesa in un posto assolutamente privo delle più elementari regole di accoglienza ed umanità, nonché di igiene”.
E conclude: “Per tutto questo, ho interrogato l’Assessore per sapere e chiedere: le ragioni per le quali è stato bruscamente interrotto il servizio “Accoglienza ed Umanizzazione” e la creazione di un adeguata sala d’aspetto per i parenti dei pazienti in cura presso il medesimo Pronto Soccorso, che possa restituirgli dignità ed umanità ad oggi assolutamente compromessa, nella violazione delle più elementari norme di rango costituzionale”.