1° maggio “festa” dei …

1° maggio “festa” dei … Il primo maggio si festeggia in molti Paesi la Festa dei lavoratori. La definizione lavoro, quella generica è l’applicazione di una energia (fisiche o mentali, umane o animali) al conseguimento di un fine determinato.
Questa festa “dei lavoratori” che si festeggia ogni anno il 1 maggio nasce con l’intento di ricordare l’impegno dei movimenti sindacali e gli obiettivi sociali ed economici raggiunti dai lavoratori dopo lunghe battaglie.
Eppur qualcosa non va, cominciamo dalle piccole cose: la battaglia per l’educazione, la battaglia alla dignità, la battaglia al precariato, la battaglia allo sfruttamento, la battaglia ai diritti di essere genitori, la battaglia al costo del lavoro, la battaglia al rischio di azienda. Cose semplici che pian piano sono mutate con la convinzione che tutto potesse migliorare.
Ma oggi il tasso di disoccupazione è altissimo, i nuovi poveri sono anche coloro che un minimo di lavoro ce l’hanno… e che dir poi del costo di un’operaio all’azienda stessa. Il tasso di occupati in Italia a ottobre 2022 è il più basso dei 27 Stati dell’Unione europea, sempre di più precari, part-time involontari e lavoro povero.
Eppur prendendo solo un dato della Puglia, quello dell’emergenza nella pubblica amministrazione, cioè “in servizio poco piùdella metàdel personale necessario” ma con costi già così, sproporzionati rispetto alle entrate.. fa riflettere: qualcuno guadagna troppo, paghiamo poche tasse o qualcosa non funziona nel sistema.
1° maggio “festa” dei …
Il sistema del lavoro va rivisto in tutte le forme possibili, la prima più di tutte è il precariato e la bella presenza. Forse è odioso, leggere cerco ragazza di bell’aspetto max 20enne oppure cerco ragazzo 20 con 5 anni di esperienza o ancor più illuminate cerco dipendenti con voglia di lavorare a 500€ al mese.
Eppur l’articolo 35 di un pezzo di carta, recita: La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Poi all’articolo 1 “che l’italia è una nazione fondata sulle Tasse”