Martina Franca – Investita una signora in via B. Leone XIII

Martina Franca – investita una signora in via B. Leone XIII. Investita su delle strisce invisibili, una signora. Intervenuta l’ambulanza e trasportata in ospedale.
Attraversava con il nipotino di 6 anni, quando un’autovettura in uscita, priva di visibilità ha colpito la signora intenta a far da scudo per tutelare la povera creatura. Fortunatamente oltre lo spavento e le tempestive cure, durante gli accertamenti ancora in corso, non risulta una situazione di grave.
In città avevamo sollevato il problema della sicurezza stradale.
Cioè le misure di sicurezza stradale che hanno come obiettivo la riduzione del numero e delle conseguenze degli incidenti stradali e lo sviluppo e il dispiegamento di sistemi di gestione. Questo non è certo il cambio di percorrenza che a Martina cambia e ricambia nel giro di notti insonni, creando solo caos e stress per gli ignari automobili che ad ogni strada devono priva scoprire se: è rimasto tutti invariato. Comunque Le strisce pedonali sono ormai sbiadite ovunque, e sinceramente non si ha l’impressione che pur ripristinandole, durino più di quelle fatte in latte di calce, forse bisognerebbeaffidarsi ad un colorificio.
Martina Franca – Investita una signora in via B. Leone XIII
Le strisce pedonali ormai sbiadite, visibili solo un paio di rettangoli alle estremità ma, soprattutto, non sono poste al minimo di 5 metri dall’incrocio o dalle uscite come prescrive l’articolo 145, comma 3, del Regolamento di attuazione del nuovo Codice della strada. Queste strisce di attraversamento proprio sul limite della fine o inizio del marciapiedi a seconda del senso di marcia, vanno riportate alla giusta distanza, di modo che con le auto in asse sulla carreggiata e non in curva, i pedoni sono più che visibili da parte degli automobilisti che avrebbero disponibilità di spazio per la frenata più che agevole, attesa la ripartenza da fermi. Questo ormai è anche colpa dell’incapacità di gestire gli scivoli per diversamente abili, infatti l’angolo è la più semplice soluzione.

Certo questo piano di sicurezza stradale potrebbe definire le giuste quantità di parcheggi regolari che esistono e forse, potrebbe incentivare la realizzazione di parcheggi conformi alle innumerevoli esigenze cittadine, turistiche e soprattutto a tutela della sicurezza stradale in ogni luogo del territorio.