Il divo Can Yaman sbarca in Puglia, I tappa a Margherita di Savoia

Il divo Can Yaman sbarca in Puglia, I tappa a Margherita di Savoia Un evento di portata mondiale che ha mandato in delirio migliaia di fan, pronte a recarsi in Puglia pur di poter avvicinare il proprio beniamino. La “Can Yaman mania” è sbarcata in Puglia con il suo Break The Wall Tour. La sua I tappa a Margherita di Savoia con i ragazzi degli Istituti I.C. Giovanni XXIII-Pascoli e l’I.I.S.S Aldo Moro e una cena benefica, obiettivo del suo tour in Puglia. Seguiranno incontri a Corato, Polignano a Mare ed Altamura.
Il divo Can Yaman sbarca in Puglia, I tappa a Margherita di Savoia Can Yaman ha conquistato il cuore delle italiane con le sue interpretazioni, la sua recitazione e la sua disponibilità. I suoi dizi (il nome con cui vengono chiamate questo genere di soap prodotte in Turchia) sono la miglior pubblicità turistica per il suo Paese che ha visto aumentare esponenzialmente i viaggi verso Istanbul.
Star delle soap operas turche, da quando queste sono state trasmesse anche dalle reti Mediaset, Can Yaman è diventato uno degli uomini più desiderati d’Italia. Nato a Istanbul il 5 novembre del 1989, nella capitale turca, Can Yaman trascorre la propria infanzia insieme ai propri genitori Guven e Guldem Yaman ma una volta più grande anche grazie alle opportunità date dagli istituti che frequenta, inizia a girare il mondo. Partecipa quindi ad alcuni provini e viene notato dagli ideatori della serie tv Heart Works, con la quale avviene il suo primo debutto sul piccolo schermo.
Ma quello che può considerarsi il vero successo, soprattutto per quanto riguarda il pubblico italiano, per Can arriva con il ruolo da protagonista in Daydreamer – Le Ali del Sogno.
Il divo Can Yaman sbarca in Puglia, I tappa a Margherita di Savoia
Can Yaman: “Il mio sogno è quello di poter vedere i bambini ricoverati in ospedale, tornare a giocare. E’ normale che i bambini ricoverati si sentano diversi dagli altri a causa della malattia. Passando tanto tempo in un ambiente ospedaliero, può darsi che smettano di sentirsi dei bambini, poiché sono costretti ad abbandonare le attività tipiche di questa fase dello sviluppo. Su questa linea, è fondamentale che i piccoli siano speranzosi. Per aiutare i bambini in ospedale entrano in gioco i programmi basati sull’esaudire i loro desideri. Questo metodo infonde la speranza nei più piccoli che ciò che desiderano possa avverarsi. Dona loro gioia e voglia di vivere, fondamentali affinché continuino a lottare“.
