Educazione troppo rigida? Mamma finisce a processo

Educazione troppo rigida? Mamma finisce a processo L’educazione rigida è un po’ figlia di una visione pedagogica del passato, quando pensavamo che ogni figlio bisognava “correggerlo” direzionandolo nel senso giusto: perfino nella Bibbia c’è scritto che bisogna raddrizzare il virgulto. Ma queste sono categorie ormai vecchie, sorpassate, il bambino non è un piccolo adulto da raddrizzare. Il bambino ha una sua creatività, una sua dignità. L’autorevolezza la si conquista non perché si è severi, ma perché si ammonisce in modo corretto salvaguardando la dignità del piccolo. L’educazione rigida va completamente superata, perché condiziona nel bambino la paura dell’altro: ve lo immaginate un bambino che ha paura di suo padre, di sua madre! Un figlio deve sentire un timore “giusto”, quello di sbagliare e così far del male agli altri. Non la paura.
Educazione troppo rigida? Mamma finisce a processo
A Trani una mamma 50enne è stata denunciata dall’ex marito a causa del comportamento troppo coriaceo nei confronti dei figli. E’ finita a processo con l’accusa di maltrattamenti familiari. Il figlio avrebbe chiamato il Telefono Azzurro per chiedere aiuto dopo che la madre l’ha ammonito e gli ha dato uno schiaffo.
La donna, accusata dai figli di avergli impartito un’educazione troppo severa, è stata ascoltata dai giudici e ha negato ogni responsabilità. La prossima udienza è prevista per il prossimo 26 giugno.
Educazione troppo rigida? Mamma finisce a processo
Se i genitori hanno sbagliato nell’educazione, quando se ne accorgono ed iniziano ad agire in modo corretto, possono recuperare tanto. Certo sarebbe meglio non sbagliare, evitare tanti errori, però se questi sono stati fatti non bisogna mai scoraggiarsi ma credere che il processo educativo può sempre migliorare, se un bambino è stato esposto ad un’educazione incongrua c’è sempre la possibilità di recuperare.
