Il Comitato cittadino Taranto Redenta su lo “Stadio del nuoto”

Il Comitato cittadino Redenta su lo “stadio del nuoto”. Il Comitato cittadino Taranto Redenta, guidato dal coordinatore cittadino, Antonio Ciavarelli è stato ascoltato in commissione del territorio del Comune di Taranto.

Si ai giochi del Mediterraneo a Taranto. Si allo stadio del nuoto.
Si allo stadio del nuoto in un quartiere da riqualificare e valorizzare.
Si ad uno stadio del nuoto vicino ad arterie stradali che non complichino il traffico cittadino.
Si ad uno stadio del nuoto costruito senza sprechi.
Si ad uno stadio che per il futuro potrà essere facilmente mantenuto e manutenuto.
Si ad un nuovo parco archeologico e naturalistico nei pressi della torre d”Ayala come è oggi la Pineta di Cimino.
Il Comitato cittadino Taranto Redenta su lo “stadio del nuoto”
Questi, in estrema sintesi gli aspetti che il Comitato cittadino Taranto Redenta ha voluto esporre in modo costruttivo il 31 marzo, alla commissione del territorio del Comune di Taranto.
Oltre la presenza gradita di consiglieri noti in città, di entrambi gli schieramenti, con piacere si è visto un confronto attivo e democratico sul tema.
Il comitato in oggetto lamenta l’assenza dei Verdi. Le domande poste per le quali si spera portino a delle riflessioni ed a una risposta che faccia sapere quale genere di deroga vi è per la costruzione di una struttura di cemento così invasiva a circa 20 metri dal mare, visto che legge prevede che non si possa costruire a meno di 300 metri dalla battigia.
Inoltre, vorrebbero sapere, da dove provengono i fondi. Temono il rischio di lungaggini come la costruzione del campo scuola che, anziché i 270 giorni come da contratto, dopo quasi 3 anni forse solo ora si incomincia ad intravede la “luce in fondo al tunnel”.
Il Comitato cittadino Taranto Redenta su lo “stadio del nuoto”
Si sarebbe anche in ritardo perché per eventi così importanti bisogna organizzare delle manifestazioni internazionali per vedere come reagisce il territorio e la società. Inoltre si chiedono “cosa si vuole fare dopo i giochi”?
L’attuale piscina comunale di 25 metri è stata data in gestione a privati. Lo stesso si vorrà fare nel futuro delle due piscine da 50 metri con la conseguente limitazione della fruibilità dell’area? Tutto ciò anche in considerazione delle forti spese di manutenzione che ci saranno vista la posizione a pochi metri dal mare.
Chi ha deciso che l’impianto venga fatto in quella zona? Un ente locale? Regionale? Quanto costa tale realizzazione e quanto costerebbe in meno in un’altra zona dove potrebbe dare maggiori ritorni sociali come Salinella, PAOLO VI e Talsano? Queste le domande dei rappresentanti il comitato.
L’auspicio è che nasca un dibattito in consiglio comunale tra i consiglieri che rappresentano i cittadini.
Il Comitato cittadino Taranto Redenta su lo “stadio del nuoto”
Da parte loro, dichiarano non smetteranno di battersi in tutte le sedi, al fine di tutelare un patrimonio paesaggistico di suggestiva bellezza che la Marina ha restituito ai cittadini.
Inoltre si impegneranno per far sì che uno stadio del nuoto venga costruito rapidamente in un luogo facile da raggiungere e facile da gestire sotto tutti gli aspetti infrastrutturali ed economici, ma soprattutto che sia della comunità e non per una élite. …